La prostituta Maria vive con la sorella minore Caterina un rapporto morboso: le fa da madre, sorella e amante e non la lascia mai uscire di casa se non per mandarla a scuola di danza. Caterina ricambia l'amore di Maria e accetta la "prigionia" serenamente fino a quando non si innamora di Giovanni, il custode della scuola di danza. Quando Maria scopre la relazione, reagisce nel peggiore dei modi.
Note
Un film che tenta con forza di filmare l'infilmabile e che si dà una forma pittorica nell'illusione di fermare, con la sintesi, gli attimi, l'amore, e ciò che da esso può partorire. Una passione che svela, in ogni istante, le sue debolezze e le sue energie.
La presenza (amichevole?) di Tonino De Bernardi in questo film fa davvero pensare. Forse non è un caso se nel lungometraggio d’esordio della giovane regista, sceneggiatrice ed attrice Giada Colagrande si respira un’aria così stranamente assorta, sinistramente casalinga, falsamente rassicurante perché contigua a territori maledetti. La storia è… leggi tutto
Con tutta la buona volonta' non sono riuscito ad apprezzare questo film che racconta di un rapporto morboso reso ancora piu' morboso dalla comparsa del cosiddetto terzo incomodo.Fatto evidentemente con pochi mezzi,i dialoghi sono ridotti all'osso(visto tutto il resto meglio cosi'),si riduce tutto ad estenuanti sedute di sesso(omo od etero)che non hanno nulla di erotico,anzi sono di uno squallore… leggi tutto
La presenza (amichevole?) di Tonino De Bernardi in questo film fa davvero pensare. Forse non è un caso se nel lungometraggio d’esordio della giovane regista, sceneggiatrice ed attrice Giada Colagrande si respira un’aria così stranamente assorta, sinistramente casalinga, falsamente rassicurante perché contigua a territori maledetti. La storia è…
Pretenzioso, esibizionista e inverosimile, il film della Colagrande si segnala per una regia stilizzata ed elementare, caratterizzata dalla totale assenza di movimenti di macchina. Forse in questo senso si aspira invano all'asciuttezza di un Tarkovskij (richiamato dall'inquadratura di alcune opere pittoriche nel finale) ma anche ad un certo "cannibalismo" sul tipo del Fantasma del portoghese…
Scostante,questo è l'aggettivo che mi viene in mente per definire questo film la cui visione non è certo facile.Siamo di fronte a un horror o alla semplice trasposizione di una tragedia teatrale?I fatti sono verosimili o si sconfina nel parossistico?Insomma non ce l'ho fatta ad apprezzare questa storia filmata come un videotape amatoriale,credo volutamente,e recitata in…
Con tutta la buona volonta' non sono riuscito ad apprezzare questo film che racconta di un rapporto morboso reso ancora piu' morboso dalla comparsa del cosiddetto terzo incomodo.Fatto evidentemente con pochi mezzi,i dialoghi sono ridotti all'osso(visto tutto il resto meglio cosi'),si riduce tutto ad estenuanti sedute di sesso(omo od etero)che non hanno nulla di erotico,anzi sono di uno squallore…
Poche volte ho visto un film tanto brutto, così mal curato, così di cattivo gusto...una vera e prorpria tragedia, un fallimento di ogni dignità, l'amore e gli affetti sono assolutamente inesistenti, i personaggi pure.
Lasciamo stare, poi, la trama, gli attori, la regia....bhà...
Di schifezze così ne ho viste veramente poche: regia ridicola e fotografia insesitente, dialoghi da fare accapponare la pelle, trama agghiacciante e stupida, e soprattutto attori patetici che fanno cadere le braccia ad ogni singola frase... il peggiore film di sempre?
E' un film esemplare per sceneggiatura e regia, eppure è un'opera prima, quando mai un'opera prima è cosi' poco egoistica?Mi ricorda il cinema di Garrone, ma con più sentimento e meno distacco, ma lo stesso disagio da parte di noi spettatori che assistiamo, e che ci coinvolge in maniera disperata.Coraggioso per certe immagini e coraggiosi gli attori.IL fissare delle immagini in confronto a…
E' un film esemplare per sceneggiatura e regia, eppure è un'opera prima, quando mai un'opera prima è cosi' poco egoistica?Mi ricorda il cinema di Garrone, ma con più sentimento e meno distacco, ma lo stesso disagio da parte di noi spettatori che assistiamo, e che ci coinvolge in maniera disperata.Coraggioso per certe immagini e coraggiosi gli attori.IL fissare delle immagini in confronto a…
Una sorella, Maria, che è prostituta, madre, amante e ”carceriera“. E Caterina, prigioniera di un sogno tra le mura di un severo appartamento e quelle di un’evocata palestra dove poter far danzare l’anima (as)sopita. L’intenso, trattenuto (come si trattiene, volutamente, un respiro) primo lungometraggio della ventottenne Giada Colagrande si sposta con rigore in un minimalismo seriale…
Per stomaci duri ed amanti delle storie torbide e morbose alla maniera del primo David Lynch! "Aprimi il cuore" della regista 28enne al suo debutto Giada Colagrande si rivolge ad un pubblico selezionatissimo cosciente, forse, la stessa autrice (anche sceneggiatrice ed interprete della sua opera prima) di aver realizzato e dato vita a personaggi scomodi, fastidiosi e con i quali difficilmente si…
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Commenti (2) vedi tutti
Uno spaccato degradante di una realtà che si stenta a cerdere vera, ma che penso invece molto più reale di quello che si pensi. Crudo.
commento di slim spaccabeccobrutto brutto brutto!sotto ogni aspetto!
commento di denais