Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Ricordate che ruolo interpretava Jean Rochefort in "Il fantasma della libertà" di Bunuel? Il malato di tumore, in una fase prossima alla morte. E qui? Praticamente lo stesso. Curiosa coincidenza, evidentemente il suo volto magro e incavato si presta a quello del malato. Curiosità a parte, il film è bello, anche per l'assenza di cinismo e violenza compiaciuta, assenza che mi pare di capire abbia deluso più di qualcuno. Per me invece questo è un pregio. Mi sbaglio o tra il professore e sua sorella c'è un rapporto vagamente incestuoso? Il film è appunto ben fatto, tuttavia il finale non mi è piaciuto molto. Troppo condensato, troppo interpretabile, quasi surreale. A me sembra che i due si salvino entrambi e, uscito lui di galera, il professore gli dà le chiavi di casa e va a fare il vagabondo. Praticamente un inversione dei ruoli. Però non sono sicuro che il finale significhi questo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta