Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Nel filosofeggiare a voce alta c'è sempre il rischio di cadere nello spicciolo. Ecco forse il grosso errore di Patrice Leconte (o di chi sceneggia): impedire al pensiero di farsi strada e porci invece di fronte alla compiutezza delle intenzioni. Un film che non fa riflettere ma che dice di aver riflettuto, che si compiace di sè, che fa emozionare i suoi partecipanti senza emozionare noi. L'interpretazione dei due protagonisti è vicina alla perfezione e quasi da sola soddisfa la nostra bramosia da sala; alcune situazioni ("Desidera altro?") si collocano agli alti vertici della scrittura cinematografica; tuttavia, non riusciamo veramente a decollare per le nobili altezze verso cui il film tenta di proiettarci e rimaniamo semplicemente ad attendere che si completi quanto ci è stato spicciolamente annunciato.
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