Cecenia, 1996. La fragile Janna vive in un ospedale psichiatrico sul confine con la Russia. Quando si scopre che tutto il personale ha lasciato l'ospedale, scoppia il caos tra i pazienti che devono imparare a organizzarsi senza l'aiuto di nessuno. Alcuni di loro decidono di andarsene, ma i rumori assordanti della prima guerra cecena sbarrano loro la strada. Nel corso dell'assedio da parte di un gruppo di ribelli ceceni, Janna si lega a un soldato, Ahmed. L'arrivo dei russi porterà lo scompiglio e la guerra dilagherà nell'ospedale.
Note
Koncalovskij ha tentato l'apologo alla Cechov sullo sgretolamento della sua patria: ma Cechov lavorava sulla sottrazione, lui non fa che aggiungere, di tutto. Urla, strepiti, chiacchiere alcoliche e canzoni di Bryan Adams.
Un bel film, in cui la guerra è vista da un gruppo di matti, fra momenti grotteschi e momenti drammatici, ma anche con scene un pò superflue o un pò kitsch. 7 1/2
Regione frontaliera dell’Inguscezia, 1996: la minaccia di un’invasione dei distaccamenti ceceni diventa ogni giorno che passa una tragica realtà. In prossimità di questa frontiera si trova un ospedale psichiatrico: i pazienti del manicomio sono gli ultimi ed ignari occupanti del fatiscente edificio, abbandonato, allo scoppiare delle prime bombe, dallo già scarso personale medico.… leggi tutto
L'ultimo film di Konchalovsky, anche se non brilla come originalità (la guerra vista attraverso gli occhi dei pazienti di un manicomio, quindi di persone emarginate), è capace di emozionare e far riflettere sugli orrori delle guerre civili. Il regista mette in scena un "Qualcuno volo sul nido del cuculo" con tocchi felliniani (la musica richiama Nino Rota), soprattutto nella figura della… leggi tutto
Mah, che pensare di sto film. I film sui matti, dopo Qualcuno volò sul nido del cuculo, sono inutili, non più necessari. Non riesco a capire il significato del film, cosa voleva dire il regista? Boh. Il film non è granchè ma non è neanche male, gli attori sono sopra le righe, ma è tipico di certa recitazione dell'Est Europa; non mi è piaciuto ma ha un suo strano appeal. Da sufficiente va… leggi tutto
Dolore e sofferenza, ma occasionalmente anche genio e sregolatezza. Il cinema di denuncia, politico e sociale, ha soprattutto usato la messa in scena del disagio per attaccare le istituzioni e i metodi di cura. Ma non…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
Allora non c'è molto da dire perchè fa schifo. Visivamente squallido, noioso e patetico, lo vidi alla mostra del cinema e fu uno strazio. La scena dell'elicottero seppure inverosimile è carina.
Mah, che pensare di sto film. I film sui matti, dopo Qualcuno volò sul nido del cuculo, sono inutili, non più necessari. Non riesco a capire il significato del film, cosa voleva dire il regista? Boh. Il film non è granchè ma non è neanche male, gli attori sono sopra le righe, ma è tipico di certa recitazione dell'Est Europa; non mi è piaciuto ma ha un suo strano appeal. Da sufficiente va…
Ispirato a un fatto vero, ambientato in Cecenia, 'La casa dei matti' di Andrei Konchalovsky è una follia d'autore che ospita la pop star Bryan Adams nei panni di se stesso perché una delle pazienti ne è innamorata e sogna che il bel Bryan canti per lei. Il cortocircuito Cecenia/Mtv però non illumina una delle guerre più infami di questi anni, anche perché Konchalovsky oscilla tra la farsa,…
Ora, mettendo x un attimo da parte venezia, mi chiedo perchè mai il cinema orientale, mediorientale, o dell'est europeo, debba essere dogmaticamente ed inoppugnabilmente premiato e osannato in ogni suo singolo,…
Janna vive in un ospedale psichiatrico nella Cecenia del 1996, è fermamente convinta di essere fidanzata con il suo idolo Bryan Adams, che nella sua immaginazione passa davanti al manicomio ogni sera cantando su di un treno illuminato, la sua vita seppur ancora giovane procede nella totale monotonia e follia del complesso psichiatrico. Tutti i malati del manicomio vivono alla giornata, che si…
Frontiera tra Cecenia e Inguscezia, anno 1996: scoppia la guerra civile, i ribelli ceceni attaccano le truppe russe. Sul confine c’è un manicomio; accanto al manicomio passa una ferrovia; sulla ferrovia sferraglia un treno e sul treno c’è Bryan Adams che strimpella la chitarra. No, non siamo impazziti, non dobbiamo esser rinchiusi anche noi in un manicomio ceceno. Andrej Koncalovskij,…
L'ultimo film di Konchalovsky, anche se non brilla come originalità (la guerra vista attraverso gli occhi dei pazienti di un manicomio, quindi di persone emarginate), è capace di emozionare e far riflettere sugli orrori delle guerre civili. Il regista mette in scena un "Qualcuno volo sul nido del cuculo" con tocchi felliniani (la musica richiama Nino Rota), soprattutto nella figura della…
Regione frontaliera dell’Inguscezia, 1996: la minaccia di un’invasione dei distaccamenti ceceni diventa ogni giorno che passa una tragica realtà. In prossimità di questa frontiera si trova un ospedale psichiatrico: i pazienti del manicomio sono gli ultimi ed ignari occupanti del fatiscente edificio, abbandonato, allo scoppiare delle prime bombe, dallo già scarso personale medico.…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Un bel film, in cui la guerra è vista da un gruppo di matti, fra momenti grotteschi e momenti drammatici, ma anche con scene un pò superflue o un pò kitsch. 7 1/2
commento di kotrabQuesto sarebbe potuto essere un bel film. Il film risulta un video-clip fatto apposta per Bryan Adams… Tolto Adams il film è interessante.
commento di mise en scene 88Un film,disgraziatamente,involontariamente ridicolo.Cosa ne è stato del buon Konchalovskij?A tratti irritante!
commento di Wong