Regia di Julie Taymor vedi scheda film
Biopic di Frida Kahlo (Hayek), la pittrice messicana dalla vita piuttosto agitata e complicata. Costretta per lunghissimo tempo a una degenza coatta a causa degli esiti di un gravissimo incidente che le capitò mentre era a bordo di un autobus, la donna divenne un'autentica icona pop tra gli anni '50 e i '60 del Novecento. Il film, tra moltissime tentazioni da pettegolezzo e sregolatezze agiografiche, si concentra soprattutto sulla tormentata storia d'amore con il muralista Diego Rivera (Molina), celeberrimo artista della sinistra radicale messicana, sulla vita sentimentale esuberante e tormentata della protagonista, sui suoi moltissimi amori, anche omosessuali, sull'amicizia con Tina Modotti (Judd) e Trotskij (Rush), sui viaggi e sulla fama conquistati tra gli Stati Uniti e la Francia.
A una vita tanto ricca e irrequieta corrisponde un'immagine filmica da soap opera, piattissima, tutta tesa a solleticare la curiosità pruriginosa dello spettatore, con squarci onirici a tratti ridicoli che si innestano malamente sul flusso del racconto. La regista Julie Taymor spreca così le enormi opportunità di una vita al massimo, trasformandole in un album di figurine zeppo di luoghi comuni, molto glamour, sull'immagine dell'artista maudit, con un cast poco convinto e sprecato, nel quale solo la nostra Golino sembra voler dare un minimo di consistenza al personaggio interpretato.
2 premi oscar 2003: migliore colonna sonora e miglior make-up.
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