Un film collettivo di portata universale: undici punti di vista differenti sui tragici eventi dell'11 settembre 2001. I registi che si sono cimentati con questa tragedia sono: Youssef Chahine, Amos Gitai, Shohei Imamura, Alejandro Gonzáles Iñárritu, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn e Danis Tanovic.
Note
Alcuni dei piccoli film sono scontati: quello della Makhmalbaf, che pare l'ennesimo, minimalista esercizio iraniano con bambini; quello di Lelouch, un po' troppo semplicistico; quello di Chahine, didascalico e fin troppo narcisistico; quello della Nair, che non riscatta il suo apologo elementare. Tanovic lavora a effetto e riesce a scatenare l'applauso del pubblico; l'israeliano Gitai fa un bel pezzo di cinema isterico in piano-sequenza, ma non convince; il messicano Iñárritu ha un'idea molto intensa ma forse troppo rarefatta in un contesto tanto emotivo. Restano i quattro segmenti migliori: Ouedraogo lavora d'ironia; Loach con rabbiosa memoria ci ricorda, attraverso le parole e la musica di un esule cileno a Londra, che c'è stato un altro 11 settembre - anche quello un martedì - nel 1973: il giorno in cui fu assalito il palazzo del presidente Allende; Penn con disincanto e consapevolezza firma, da vero intellettuale americano, il brano più radicale, dove un vecchio solitario (Ernest Borgnine) alla caduta delle torri vede riapparire la luce e rifiorire il "giardino" del mito. Infine Imamura ci racconta quanto sia brutto, ormai, appartenere al genere umano: è sua l'epigrafe finale, sacrosanta: "Le guerre sante non esistono".
Mi è piaciuto molto sotto ogni aspetto, formale e contenutistico. In particolare trovo ben riuscita l'opera nel suo insieme, in quanto attraverso il modo di vivere specifico ad ogni cultura e latitudine riesce ad illustrare, mediante un il linguaggio universale del dolore, la nostra comune condizione. Voto 6
11 episodi per 11 storie legate al dramma delle Torri Gemelle. 11 corti non tutti dello stesso livello, ma onesti. Molto belli quelli Penn, Imamura, Ouedraogo. Inarritu crea un vero capolavoro di emozioni e di intensità
Non tutti gli episodi sono all'altezza della situazione. Forse la tragedia delle Twin Towers meritava una riflessione più accurata da parte di alcuni dei registi di questa opera collettiva.
11 punti di vista, 11 occhi sulla tragedia che ha sconvolto il mondo, di cui alcuni spezzoni d'autore. chi più , chi meno, quasi tutti riescono ad emozionare e ad esprimere le proprie sensazioni.
Ken Loach (Salvador Allende, 11 settembre 1973); Sean Penn (Ernest Borgnine nei panni di un vedovo che mantiene viva la memoria della moglie intavolando con lei dialoghi immaginari).
Film irrisolto, a seconda dei registi. Gli episodi che salvo sono quelli di Iñarritu, Penn, Loach e Ouedraogo, che, tra tanta emotività, è l'unico a strapparci un sorriso. Doppiaggio infame, sarebbe stato meglio metterci i sottotitoli.
Impossibile valutare un’opera come questa. Tante voci, tanti registri, tanti esiti. Se c’è una cosa che però mi è parsa assurda (e penso sia stata una scelta del produttore), è stata affidare l’atto conclusivo ad Imamura: a parte il fatto che il suo episodio non c’entra nulla con l’11 Settembre, lo reputo il peggiore di tutto il film.… leggi tutto
11 episodi, di 11 minuti, 9 secondi e 1 fotogramma. Operazione più maniacale e programmatica non si può immaginare. Ma non è né maniacale né programmatica, è la riflessione unitaria ma discontinua di un disastro, dei disastri, della tragedia umana. Non tutti gli episodi sono riusciti, questo è vero (particolarmente pedanti Tanovic, Chahine e Loach), ma stordiscono per profondità lo… leggi tutto
Gli episodi:
1) IRAN
Carino, confuso. I bambini Iraniani parlano con accento romano.
2) EGITTO
Ingenuo, scemotto, ma simpatico.
3) BOSNIA ERZEGOVNIA
Retooooorico. Le attrici bosniache parlano romanesco.
4) FRANCIA (Claude Lelouch)
Occasione sprecata. Bello fino all'ultimo minuto che lo rende urendo. Lo faceva di dieci minuti ed era meglio. Però sballava tutto. L'attrice è molto brava… leggi tutto
Undici registi, Undici nazioni, Undici episodi di 11 minuti, 9 secondi e 01 fotogramma.
Undici diversi sguardi su un evento che ha cambiato la Storia.
Undici sensibilità che dimostrano che l'11 settembre resta qualcosa di assai più complesso di quello che molti vogliono far credere.
Anche 20 anni dopo.
I migliori episodi restano quelli di Sean Penn (USA), Ken Loach…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Villa Grimaldi e degli ascensores, de l'sla de Chiloè e de Puerto Montt, ho pure baciato quel piede ne la plaza Munoz Gamero per garantirmi un improbabile ritorno.
Adios…
Il passato è un loto, potalo ed esso crescerà. “The OverStory” - Canopia, la SovraStoria, in italiano reso come “il Sussurro del Mondo”, volendo intendere [creando una…
Undici culture diverse, undici modi diversi di fare cinema. Il risultato è un prodotto eterogeneo e frammentario: per poterlo vedere e provare a capirlo sono necessari pazienza e capacità d'immedesimazione. Il cortometraggio di Sean Penn uno dei più apprezzati, proprio perché il più vicino alla nostra sensibilità, più vicino al nostro modo di…
Sfondo scuro, mentre s'odono rumori urbani frammisti alle cronache da tutto il mondo, e brevi fotogrammi con i corpi che precipitano dalle Torri. Alla fine, sullo schermo completamente bianco, una didascalia: “La luce di Dio ci guida o ci acceca?”
Alejandro González Iñárritu aveva capito che non si poteva rappresentare l'irrapresentabile. Niente…
11 episodi, di 11 minuti, 9 secondi e 1 fotogramma. Operazione più maniacale e programmatica non si può immaginare. Ma non è né maniacale né programmatica, è la riflessione unitaria ma discontinua di un disastro, dei disastri, della tragedia umana. Non tutti gli episodi sono riusciti, questo è vero (particolarmente pedanti Tanovic, Chahine e Loach), ma stordiscono per profondità lo…
Qualche biografia (alcune realistiche altre più fantasiose) ma anche una caduta di un impero una nascita di una nazione, un armistizio che cambia il destino di un popolo e poi... l'undicisettembreduemilauno.
Ero bella che concentrata su Tonio Cartonio e la nuova puntata della Melevisione. Infatti mi ero anche arrabbiata: non si interrompono i cartoni animati per mandare il telegiornale! Già l'avevano mandato alle 13.30!…
Due paroline semplici semplici, apparentemente innocue, ma che creano una drammatica realtà : quella dell'implacabile potere dispotico che decide di liberarsi degli avversari chiamando tutta la popolazione a farli…
"La più potente immagine di disperazione all'inizio del 21°secolo non viene dall'arte,dalla letteratura e neppure dalla musica,ma da questa singola… segue
Undici registi ricordano, in totale libertà espressiva, la tragedia dell'11 settembre 2001, ciascuno con un episodio della durata di 11 minuti, 9 secondi e 1 centesimo. L'iraniana Samira Makhamalbaf (voto: 4) mostra una maestra che tenta di trasmettere ai suoi bambini l'importanza dell'accaduto, raccontando loro quanto successo alle Torri Gemelle. Ma i bambini sono cresciuti all'ombra…
Sulla mia playlist di ieri “FILM.TV.IT O DEL DISIMPEGNO” (che ha ricevuto buoni commenti ma anche critiche – da parte di ‘nuovi utenti’ che si sono sentiti offesi, in verità senza…
cantavano i Righeira anni fa ; nei posti di villegiatura sono fuggiti quasi tutti ; la pioggia e il vento freddo, sotto la cappa oscura delle nuvole , ci costringono a ripararci in casa mestamente. Mancano ancora…
Ultimamente scorro i titoli dei tg con la solita apatica rassegnazione.
L’altra sera, invece, sono sobbalzato dalla sedia:
una moschea a ground zero! E con l’approvazione di Obama!
Grande idea,…
La lentezza o la mancanza di ritmo in un film vengono spesso indicate come un difetto. Anche quando è una scelta precisa ai fini narrativi. Chissà perché la lentezza si è trasformata in una…
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Commenti (13) vedi tutti
La lezione del cinema alla storia
leggi la recensione completa di silent bobMi è piaciuto molto sotto ogni aspetto, formale e contenutistico. In particolare trovo ben riuscita l'opera nel suo insieme, in quanto attraverso il modo di vivere specifico ad ogni cultura e latitudine riesce ad illustrare, mediante un il linguaggio universale del dolore, la nostra comune condizione. Voto 6
leggi la recensione completa di fede99311 episodi per 11 storie legate al dramma delle Torri Gemelle. 11 corti non tutti dello stesso livello, ma onesti. Molto belli quelli Penn, Imamura, Ouedraogo. Inarritu crea un vero capolavoro di emozioni e di intensità
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Da seguire, con qualche episodio bene fatto e qualcuno meno. Ma c'era da aspettarlo; un film con 11 episodi non può risultare lineare!
commento di slim spaccabeccoVisto qualche anno fa. Ricordo pregievoli episodi come il lungo piano sequenza di Gitai e l'uomo serpente di Imamura…
commento di carlos briganteNon tutti gli episodi sono all'altezza della situazione. Forse la tragedia delle Twin Towers meritava una riflessione più accurata da parte di alcuni dei registi di questa opera collettiva.
commento di scream11 diversi punti di vista di un unico intenso e significativo momento. Su tutti Penn, Lelouch e Ouedraogo. Buono anche l'episodio di Inarritu.
commento di stankovicE' fantastico, undici punti di vista diversi, un solo obbiettivo: gli episodi migliori sono di Penn (voto 9), Lelouch (8), Loach (9.5) e Inarritu (10)
commento di Utente rimosso (Titanic900)11 punti di vista, 11 occhi sulla tragedia che ha sconvolto il mondo, di cui alcuni spezzoni d'autore. chi più , chi meno, quasi tutti riescono ad emozionare e ad esprimere le proprie sensazioni.
commento di carpaKen Loach (Salvador Allende, 11 settembre 1973); Sean Penn (Ernest Borgnine nei panni di un vedovo che mantiene viva la memoria della moglie intavolando con lei dialoghi immaginari).
commento di zio_ulceraRIPRENDE IL TRAGICO 11 SETTEMBRE
commento di RICHIARDfilm deludente, nonostante il capolavoro di penn ed altri 2 corti tra cui l'ultimo
commento di Dr.LynchFilm irrisolto, a seconda dei registi. Gli episodi che salvo sono quelli di Iñarritu, Penn, Loach e Ouedraogo, che, tra tanta emotività, è l'unico a strapparci un sorriso. Doppiaggio infame, sarebbe stato meglio metterci i sottotitoli.
commento di anouk75