Regia di Godfrey Reggio vedi scheda film
Il film comincia con l'immagine in bianco e nero della torre di Babele di Brugel, da qui in poi il regista Godfrey Reggio ci mostra una serie di immagini in apparenza prive di collegamento fra loro. In realtà sono state prese tutte dal nostro patrimonio televisivo collettivo: immagini di politici, stars, pubblicità, immagini digitali, immagini dei telegiornali. Immagini che rappresentano il sogno dell'uomo moderno: l'essere riuscito a realizzare un "linguaggio globale". In realtà il regista formula chiaramente una condanna con l'immagine iniziale della torre di Babele. E il pessimismo aumenta quando si esce dalla sala con la sensazione di aver visto tutta una serie di involucri vuoti, privi di anima, che però sono già dentro di noi e con le quali costruiamo quotidianamente la "nostra immagine" del mondo.
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