Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Fiaccato dai guai finanziari del produttore Cecchi Gori, Virzi' nel 2002 presenta un film che scimmiotta la verve di altre sue pellicole più riuscite (a partire da quell'orologio svizzero di comicità e ritmo che è stato "Ovosodo") ma finisce per scivolare troppo spesso nel macchiettismo (soprattutto nella parte americana del film) dove il protagonista passa con estrema facilità dal vivere ospite di una vera famiglia americana (tra mille fraintendimenti) fino al trovarsi al centro di una "tribù" italoamericana nella più prevedibile delle commedie degli equivoci. Non mancano tuttavia momenti divertenti dove si ride di gusto, ma l'impressione è che Virzi' abbia cercato, non in maniera del tutto efficace, di replicare il ritmo di "Ovosodo" allontanandosi da quella Livorno dove tutto gli sembra più facile e congeniale, e finendo invece per girare un film carino ma sostanzialmente banale e prevedibile.
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