Tanino - nato e cresciuto a Castelluzzo del Golfo, in provincia di Trapani - è un ingenuo, che si entusiasma per tutto. Perde la testa per Sally, un'americana in vacanza, e quando lei riparte, sogna di raggiungerla. Vorrebbe cambiare vita: non riesce a dare esami all'università e dovrebbe andare militare. Un giorno, però, un uomo misterioso gli offre l'opportunità di partire davvero: ha pronto per lui un biglietto aereo per Boston e dei bagagli da recapitare a certi suoi parenti che vivono laggiù...
Note
Virzì dirige il suo quinto film con mano leggerissima, accorta e solo apparentemente svagata. È il vero erede, il figlio - attento, divertente, competente e rispettoso - di una tradizione cinematografica che sa scrivere dialoghi, scendendo o salendo di tono e di complessità lessicale, nello spazio di pochi secondi; sa far sorridere o ridere con una battuta o con una situazione; rende trasparente la messa in scena in modo che siano i personaggi a riempire lo schermo. Ci sono alcune indecisioni e fragilità e potrebbero dipendere dalle vicissitudini produttive del film. Il regista sembra sedersi accanto a Tanino e, prendendolo per mano, lo sostiene nella sua scoperta, post-sordiana, del passaggio dalla gioventù spensierata, confusa e spettinata alla società degli adulti.
Detesto Virzi’ che invidio unicamente per le solide conoscenze che gli hanno permesso di non lavorare 5 minuti in tutta la sua vita.
Filmetto bislacco,inutile,pieno di luoghi comuni.Da cancellare da ogni palinsesto in eterno
Il regista livornese ormai per me è una garanzia.Virzì dirige una tragicomica avventura verso l'età adulta vista dagli occhi del giovane siciliano Tanino,che va in America.Divertente,si guarda benissimo tutto d'un fiato.
Uno dei migliori film italiani post-2000 è questo My Name is Tanino. Simpatico, drammatico, divertente, goffo. Un film abbastanza semplice ma con vari assi vincenti. Un cinema italiano, che a modo suo. torna finalmente a parlare dell'Italia.
Virzì è uno dei pochi registi italiani capaci di fare commedie come il dio del cinema comanda senza troppe manie autoriali e senza fare "vanzinate". Questa soprattutto nella prima parte è molto divertente
Gli intenti di Paolo Virzì sono inequivocabili fin dai titoli di testa, una ripresa notturna dall’alto di New York con musiche che omaggiano il Piero Piccioni musicista arioso e roboante dei film di Alberto Sordi. Un vecchio classico della nostra commedia: l’italiano (medio) all’estero, aggiornato e corretto dal regista livornese agli anni zero e con un ventenne come… leggi tutto
Gaetano, alias Tanino, frequenta intensamente Francesco, l' amico comunista ortodosso, sin dalla infanzia, ma andare in America è uno dei suoi grandi sogni nel cassetto insieme con quello di incontrare il suo idolo Chinawsky, regista underground di culto.
Così, avendo conosciuto Sally, giovane turista americana in Sicilia con cui ha una piccola storia estiva e avendo fallito… leggi tutto
Accidenti che filmaccio questo di Virzì! A parte il fatto che non ho sopportato la mescolanza e soprattutto l'alternanza inglese italiano del protagonista che ho trovato orrendo nel recitare oltretutto, e ditemi voi che altri film ha fatto, questo film è un prontuario di luoghi comuni dell'italiano in the great country, ma se in altri casi precedenti come "Sistemo l'America e torno" c'era… leggi tutto
Fiaccato dai guai finanziari del produttore Cecchi Gori, Virzi' nel 2002 presenta un film che scimmiotta la verve di altre sue pellicole più riuscite (a partire da quell'orologio svizzero di comicità e ritmo che è stato "Ovosodo") ma finisce per scivolare troppo spesso nel macchiettismo (soprattutto nella parte americana del film) dove il protagonista passa con estrema…
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Commenti (14) vedi tutti
Detesto Virzi’ che invidio unicamente per le solide conoscenze che gli hanno permesso di non lavorare 5 minuti in tutta la sua vita. Filmetto bislacco,inutile,pieno di luoghi comuni.Da cancellare da ogni palinsesto in eterno
commento di MARPESSATO61Intelligente e divertente. Il mito dell'America dissacrato a colpi di genio.
commento di Ossanche i grandi sbagliano! Questo brutto film è lontano anni luce da "la pazza gioia".
commento di gherritIl regista livornese ormai per me è una garanzia.Virzì dirige una tragicomica avventura verso l'età adulta vista dagli occhi del giovane siciliano Tanino,che va in America.Divertente,si guarda benissimo tutto d'un fiato.
commento di SaintlySinnerPiacevole solo a tratti, senza ritmo per il resto. Non ha guizzi degni di nota. Incompiuto
commento di robynestabello,molto scorrevole a parte la cicciona
commento di antimesUno dei migliori film italiani post-2000 è questo My Name is Tanino. Simpatico, drammatico, divertente, goffo. Un film abbastanza semplice ma con vari assi vincenti. Un cinema italiano, che a modo suo. torna finalmente a parlare dell'Italia.
commento di BellociuffoForse un po' troppo costellato di luoghi comuni. Ma la storia è divertente e gli interpreti all'altezza. Una piacevole sorpresa.
commento di screamVirzì è uno dei pochi registi italiani capaci di fare commedie come il dio del cinema comanda senza troppe manie autoriali e senza fare "vanzinate". Questa soprattutto nella prima parte è molto divertente
commento di the_believerA tratti assurdo e paradossale.Tirato via, senza logica e coerenza. Innocuo.
commento di brandoVOTO : 6,5 Film semplice basato su una storia elementare ma dotato di coraggio, visivamente audace e costellato di idee brillanti.
commento di supadanyVeramente carino!Un bell'esempio di film che riesce a far sorridere senza dover essere per forza volgari
commento di annalisa.briEnnesima commedia divertente e scoppiettante di Virzì, che anche stavolta crea la sua fortuna sull'attore protagonista: bella scoperta!
commento di RageAgainstBerluscaIl film è carino e divertente, ma non è certamente il migliore di Virzì. Manca in questa commedia la provondità dei suoi film precedenti.
commento di florentia viola