Regia di Giulio Cingoli vedi scheda film
Tratto dall’omonima pièce teatrale di Dario Fo del 1991, diventata successivamente anche un libro, “Johan Padan. A la descoverta de le Americhe” è un viaggio che segue le tracce dei protagonisti della colonizzazione del Nuovo Mondo. Il film si snoda tra Venezia, Siviglia per approdare sulle coste della Florida al seguito di Johan Padan, “nativo del bergamasco”, scaltro, bugiardo, logorroico, “favorito della luna” sempre in fuga. Qui Johan, prototipo degli eroi senza nome che hanno fatto la Storia, grazie al suo grande istinto di sopravvivenza riesce a scampare al banchetto dei cannibali Seminole (falso storico, ndr.) e a diventare addirittura il loro sciamano e la loro guida contro i colonizzatori spagnoli. Tuttavia il film non convince del tutto, troppo oscillante tra il tentativo di affrancarsi dall’agiografia storica sulla “scoperta dell’America” - ispirato dagli influssi illuminati di un Bartolomeo de las Casas e dal contributo di intellettuali moderni come Tzvetan Todorov (e del suo saggio ”La conquista dell’America”) - e una lettura ottocentesca “dell’altro”, visto come il “buon selvaggio” di Rousseau. L’animazione è di buon livello, specialmente nella prima parte e in alcuni intermezzi in cui si tenta una interessante sperimentazione.
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