Regia di Maurizio Lucidi vedi scheda film
Film dalla trama surrettizia e totalmente finalizzata a permettere a Renato Pozzetto, nel periodo migliore della propria carriera, di abbandonarsi ai suoi sproloqui surreali, totalmente slegati dalla realtà di quanto si sta svolgendo sullo schermo, da risultare spesso irresistibilmente esilaranti.
Uno dei film migliori di Maurizio Lucidi, un regista che di suo solito non andava tanto, non così tanto, per il sottile, cinematograficamente parlando.
Ricordo di avere visto Due cuori una cappella per la prima volta ai tempi del liceo e di avere trascorso la mattina successiva a scuola rimpallando con il mio compagno di banco il tormentone «è analogo!», ripetuto da Pozzetto.
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