Regia di Lukas Moodysson vedi scheda film
Sadismo programmato per dimostrare come sia crudele l'uomo e come la povertà e la miseria non abbiano possibilità di riscatto. Un film che vorrebbe essere "d'autore", sulla scia di Von Trier e del Dogma in generale, ma si perde alla ricerca dell'ostruzione visiva, del colpo alla stomaco, della mancanza di vie di fuga. E così tutto sembra artificiale, addirittura kitsch talvolta. Finale che scimmiotta wenders condividendone solo il peggio.
Techno primi anni '90 per un film che, almeno a livello di colonna sonora, sembra rimasto indietro di dieci anni. Kitschissima.
Bel viso, forse troppo.
Camera mossa, zoomate improvvise e indigeribili, retorica dello sguardo pietoso: Moodysson infastidisce fin dai primi minuti, e la sua mano pesante si fa protagonista assoluta. Non c'è senso della misura. NeancheVon Trier ce l'ha, ma lui convince.
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