Regia di William Wyler vedi scheda film
Uno dei migliori film di William Wyler, amato e lodato da critici influenti come André Bazin per l’uso virtuosistico della profondità di campo in diverse inquadrature, grazie al contributo del geniale operatore Gregg Toland che nello stesso anno firmò anche la fotografia del mitico “Quarto potere”. Il film è un fedele adattamento di un dramma teatrale di Lillian Hellman sulla borghesia corrotta e avida di denaro del profondo Sud ai primi del Novecento: Wyler segue da vicino la pièce ma, grazie all’intelligente utilizzo delle risorse del linguaggio cinematografico, non cade nelle trappole del “teatro filmato”. La scena più famosa è quella dell’attacco cardiaco di Horace con Regina che assiste impassibile, ma vi sono diversi momenti di grande cinema, con un cast molto ispirato e un affascinante utilizzo della scenografia della villa coloniale di casa Giddens (molte inquadrature visualizzano il leit-motif della scala come ne “L’orgoglio degli Amberson” di Welles). E’ un film improntato alla coralità con un ampio cast dove spicca come sempre Bette Davis, infallibile nel ruolo della malvagia Regina, una delle sue tante cattive caratterizzate senza mai andare sopra le righe, con una tecnica recitativa controllatissima dove conta ogni sguardo, ogni inflessione della voce e un “body language” davvero straripante (eppure sul set la Davis litigò spesso con Wyler e questo film segnò la fine della loro collaborazione). Fra gli altri attori, ottimo Herbert Marshall nella parte del marito malato e ingannato e buone le prove degli altri, fra cui spiccano Patricia Collinge nel ruolo della fragile Birdie e Teresa Wright al suo esordio sullo schermo nel ruolo di Alexandra. Il personaggio di David Hewitt, il giornalista che corteggia Alexandra, è stato aggiunto rispetto alla versione teatrale anche per permettere un finale meno amaro. Ci sono diversi personaggi di servi di colore, ritratti comunque senza tocchi di razzismo. Nove nomination agli Oscar, nessun premio.
Voto 9/10
Piccole volpi (1941): Bette Davis, Richard Carlson
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