Regia di William Wyler vedi scheda film
VOTO 9 MEMORABILE (Tv 25 Dicembre 2010) Dramma d'interni, che dopo un inizio descrittivo, si sviluppa in una tragedia familiare inesorabile ed inevitabile, dove i caratteri dei personaggi si delineano sempre più chiaramente. L'opera teatrale di Lillian Hellman esplode sullo schermo, Wyler scava nel sogno americano e lo distrugge senza pietà: "Il mondo rimane aperto per gente come noi, ce ne sono migliaia come noi in tutto il mondo, diventeremo padroni di questo paese un giorno" afferma l'avido e spudorato Ben Hubbard. L'avidità umana divora i sentimenti, l'unica azione rimasta è l'accumulo di denaro, il capitalismo statunitense nel passaggio fondamentale dalla proprietà terriera a quella industriale, si sgretola di fronte alla forza evocativa di questo film. Nella terza collaborazione Davis/Wyler continuano ad esserci, come in Jezebel, riferimenti biblici: "Ci sono persone che divorano la terra e la gente che vi sta sopra, come le cavallette della Bibbia e, persone che stanno intorno e guardano come lo fanno. A volte penso che non sia giusto limitarsi a guardare" sentenzia la cameriera Addie e Horace Giddens le risponde "C'è anche qualcos'altro nella Bibbia, Addie, 'Cacciamo le volpi che danneggiano le vigne, perchè le nostre vigne hanno dolci grappoli'", questa è una delle scene madri di The Little Foxes, un'opera capace di una tensione narrativa dai vertici meravigliosi. Memorabile la regia di Wyler, capace di gestire la maggior parte della vicenda tra le stanze di casa Giddens, giocando con la profondità di campo, con i movimenti di macchina e con le impostazioni sceniche praticamente perfette. Tutto il cast è da applauso, inutile a dirlo... "I hope you die soon" esclama una gelida Bette Davis/Regina Hubbard. Capolavoro.
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