Regia di Larry Clark, Ed Lachman vedi scheda film
Storie di disagio quotidiano: la lotta per la vita. A differenza dei precedenti lungometraggi di Larry Clark, Kids e Bully, che ritengo meno riusciti, Ken Park supera ogni limite. Se prima ci siamo immersi esclusivamente nel mondo adolescienziale, ora ci ritroviamo faccia a faccia con tutte le fascie d'età. Un confronto esplicito fra ragazzi e adulti. Un qualcosa che si rivela morbosamente affascinante, così struggente e melanconico da sentirselo sulla propria pelle. In questo splendido film, scritto dal grande Harmony Korine, lo spettatore viene travolto dalle difficili vicende di un gruppo di persone. Non si tratta solo ed esclusivamente di sesso e droga, si tratta di molto di più. Si tratta di sguardi confusi e spenti, di emozioni represse, di ossessioni e compulsioni. Temi delicati e pungenti che si incontrano unicamente in una malata orgia finale. Motivo per cui è necessario abbandonare tutte le proprie convinzioni positive sulla vita per poter provare le radiazioni mandate dal lungometraggio. Ken Park è il disagio interiore che sboccia, la morte mentale di ognuno di noi, il suicidio di massa della società.
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