La recensione su Ken Park

a leggere, sentire quello che si scrive o si dice, uno rischia di farsi tanti e tali pregiudizi o all'opposto, tante aspettative che non capisce più niente e svolta via. KEN PARK va visto e dopo ci si fa un'idea. naturalmente non sono riuscito a coinvolgere nessuno a questa visione, perchè ha fatto anche paura...
manco fosse un ragno alto 7 metri.
mi è stato detto "è inguardabile", niente di più sbagliato.
ah certo non è "se scappi ti sposo" o "c'è posta per te".
un inno alla vita, all'adolescenza come buona partenza per una vita buona, corretta e produttiva(per se stessi innanzitutto), per invecchiare bene, senza traumi, senza lutti tragici come quelli prodotti da columbine tanto per dirne uno.
è dura, può risultare difficile uscirne indenni, ma chi è che dice che non ci si può riuscire?... a noi non è dato sapere come evolverà la vita dei ragazzi, ma la scena di sesso a tre è una delle scene di sesso più belle viste in anni.
sprizza gioia di vivere da ogni fotogramma. i ragazzi lo fanno e sono felici. è l'età, il periodo migliore per vivere felici e sereni e se non lo è permesso nell'ambito familiare più o meno integro, almeno tra amici non ci sono lati oscuri da scoprire. la fotografia stessa predispone bene, anche nelle scene più dure o difficili da mandare giù, come quella iniziale.
ken park si spara alla tempia, dopo averci sorriso follemente. possiamo capire perchè l'ha fatto? ci viene detto poco o niente e magari possiamo azzardare anche uno o due ipotesi, ma niente è sicuro.
possiamo solo vedere nel corso della visione del film e della presentazioni dei ragazzi che anche altri ragazzi avrebbero eventualmente motivo di arrivare ad estreme risoluzioni. c'è chi lo fa(bella la scena di tate nella macchina della polizia al rallenti) e chi no. chi lo farà magari più in là(speriamo di no) e chi arriverà a diventare nonno e a vivere felicemente gli ultimi anni prima della morte naturale.
si vede che la differenza tra mondo adulto e mondo adolescenziale è abissale (e perchè no insanabile)difficilmente è comprensibile l'uno all'altro.
gli adulti sono insoddisfatti, imbruttiti, frustrati, disoccupati, annoiati, apatici, disillusi e non riescono a tenere i figli lontano da tutto questo. o non ne sono capaci, o non vogliono o peggio ancora sono talmente alla deriva che scaricano tutto su di loro e ne fanno oggetto delle loro squallide ossessioni.
il padre che vuole vedere in sua figlia una specie di vergine sacrificata al culto della moglie defunta, e il patrigno che è attratto dal figliastro in un rapporto perennemente denigratorio volto a farsi più o meno inconsapevolmente ammirare(vedi la scena del sollevamento pesi, gli occhi di claude luccicano)e inevitabilmente a farsi detestare quando non riesce a non dirgli quanto lo disprezza.
personalmente è la storia che preferisco. quando torna a casa ubriaco e disertando la porta della stanza dove la moglie stra-incinta dorme beata, dopo aver orinato, va a dormire nel letto del figlio, inizia a carezzargli i polpacci, le cosce fino a far scivolare la mano nei boxer afferrargli il pene e chinarsi per succhiarglielo...
in un primo momento, quando viene scaraventato giù dal letto a calci da claude e dice "perchè nessuno mi vuol bene" avrei preferito che avessero fatto star zitto il personaggio, ora mi piace quella frase messa in bocca al fusto ubriaco.
l'adulto fa pena, mette un sacco di tristezza. ha tentato un approccio amoroso(aiutato dall'ubriachezza)gentile tentando la carta del "sono papà", ma ha fallito. viene in mente AMERICAN BEAUTY quando chris cooper bacia kevin spacey, credendo di poter finalmente dare sfogo alla sua omosessualità troppo a lungo repressa.
forse ken park si è sparato perchè non voleva diventare come uno di quei due padri?...