Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Seppure un po' sperduto in certi passaggi che mi sono risultati ostici, il film ha un suo innegabile fascino "malato" che lo rende denso e zuppo come la pioggia che cade incessante. La bellezza e la grazia di Asuka lo rende dolorosamente sensuale mentre attorno si attorcigliano discorsi sulla solitudine, la malattìa, la morte e il ruolo della donna. E sull'amore. Da digerire, lentamente. Ma assolutamente da provare.
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