Trama
La trentenne Rinko Tatsumi lavora come consulente telefonica a una linea di emergenza di un centro di igiene mentale, suo marito Shigehiko è un importante uomo d'affari. Anche se i due non hanno rapporti sessuali da tempo e non dividono lo stesso letto, la loro vita di coppia procede tranquilla: almeno finché Rinko non viene ricattata da un misterioso individuo, che le invia foto che la ritraggono dedita ad atti di onanismo e le rivela di conoscere episodi segreti del suo passato. Intanto, lo stesso ricattatore trascina Shigehiko in un club di spettacoli porno. Chi è l'uomo che si è inserito nel loro rapporto?
Note
Una pellicola sulla malattia dell'uomo e sul corrispondente cancro della modernità, ma soprattutto un chirurgico e sincero invito a prendere possesso della propria carne: inteso come consapevolezza, coscienza di corpi (e di esistenze) segnati da cicatrici, mancanze e distruzioni; anzi, maggiormente per questo motivo. Ecco perché _A Snake of June_ è un film d'amore: non tanto per i sentimenti tragici e quasi catastrofici che corrono tra i tre personaggi, quanto per la propensione di Tsukamoto verso un'espressione capace di trovare nel pessimismo cosmico uno spiraglio di sopravvivenza, magari attraverso l'ossessione sessuale e dello sguardo.
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Commenti (6) vedi tutti
Un ricatto subdolo costringe la giovane psicologa a venir coinvolta in situazioni estremamente imbarazzanti, almeno per il carattere schivo e timido che l'ha sempre contraddistinta. Dove vuole arrivare il maniaco? Sarà davvero tutto bello e corretto quello che rientra nella sfera privata, apparentemente irreprensibile, della giovane donna?
leggi la recensione completa di alan smitheeVoto 8 Fenomenale
commento di luca826Un film sul voyeurismo/esibizionismo come parte malata e nascosta (il tumore al seno della protagonista ne è la metafora) della vita di relazione. Fotografico, estremo e conturbante.
commento di OGMUn pastrugno riscattato da due o tre scene d'antologia. Tsukamoto ha talento, ma qui non riesce a convogliarlo in una narrazione organica. Un filino sensazionalista nella forma e piuttosto confuso nei contenuti.
commento di ed woodCapolavoro visionario, Tsukamoto è un poeta dell'immagine.
commento di MorissUn film non facile, ma sicuramente interessante. La scena di autoerotismo sotto la pioggia battente è sicuramente di grande impatto, ed in un'altra emerge l'acciaio di Tetsuo.
commento di bluk