Regia di Arturo Ripstein vedi scheda film
Il film di Arturo Ripstein visto ieri pomeriggio nella sezione controccorrente, mi ha lasciato molto deluso e annoiato. All'inizio sembra promettere un buon ritmo, degli spunti interessanti e originali, ma dopo i primi dieci minuti finisce per spegnersi su se stesso. Il film sembra non avere una storia; i dialoghi,le scene, i gesti si ripetono in continuazione, più per mancanza di idee e di controllo che per scelta stilistica. La fotografia e la scenografia invece sono di ottima fattura, ben realizzate. Ma il prodotto finale resta qualcosa di insipido, che non lascia (quasi) niente dentro "chi guarda". Resta una cartolina, come quelle che realizza uno dei protagonisti della storia, bella ma senza anima. E l'anima è invece ciò che contraddistingue la fotografia dal cinema. Credo sia questa "l'essenza" ciò che un regista ricerca, come vorrebbe fare Ripstein, sbagliando il bersaglio, credendo di colpirci, di toccarci là dove resta un vuoto incolmabile. Forse sto esagerando in questo "atto di accusa", ma più che con Ripestein ce l'ho con un certo cinema moderno, che è anche il 90% di quello che vediamo ai cinema e ai festival.
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