Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
La cosa più divertente di questa gradevole commedia è lo scontro testa a testa fra le due protagoniste, da cui esce largamente trionfante la Cervi. La storia è farcita di 'sudismo', affonda nelle radici popolari pugliesi (quelle dello stesso Rubini, regista-autore-interprete) ed è piacevole anche per questo suo verace attaccamento ad una 'italianità' popolare che nel nostro cinema va purtroppo disperdendosi o sminuendosi semplicemente. L'intreccio è classico (doppio scambio di ruoli, tutto torna com'era, ma a parti invertite) e si lascia seguire con leggerezza, ma non troppa. Rubini si conferma regista non eccezionale, ma dotato.
Tonino abbandona la sposa all'altare e fugge con la cugina di lei. La mancata moglie si rivolge ad una fattucchiera per riconquistare l'amato; la donna si rifiuta, ma ci pensa il figlio, barbiere intrallazzone, a rimettere a posto le cose con un doppio salto mortale a base di magia.
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