Regia di Chantal Akerman vedi scheda film
Non mi innervosivo così tanto dai tempi di "MILLENIUM MAMBO" il che è tutto dire. Il film fa semplicemente pietà, e non capisco come si possa girare una stronzata (passatemi il termine, please) del genere. La storia è sostanzialmente quella di un povero, scemo, ricco sfondato che non lavora mai e che sta sulle palle al solo vederlo; il cui unico passatempo è assillare con domande insensate la sua presunta fidanzata (e lo spettatore-asino come me che perde tempo a vedere 'ste cose), che tutto è tranne che figa, e ha una intelligenza e voglia di lavorare pari a quelle di Paris Hilton. Questo tizio ripete le stesse frasi almeno 50 volte e farebbe perdere la pazienza ai santi. Ovviamente i 113 minuti sono interminabili, e il distributore italiano ha fatto molto bene a distribuirlo in piena estate, tanto nessuno lo avrebbe comunque visto, per fortuna. Più che un film un corso di sopravvivenza sulle persone assilanti. Voto: 3.
In pratica l'ho scritta sopra.
Niente di speciale.
Tutto, a parte i 2 attori principali.
Piccola parte.
Piccolo cameo.
Carina.
Bravo, ma da prendere a schiaffi.
Brava, anche se è veramente brutta.
Una pazza, premesso che non so nulla di questo Proust (e son ben felice della mia ignoranza), ma a vedere questo film il suo romanzo non permette nulla di buono. Spero sia colpa dell'Akerman.
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