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Brother

Regia di Aleksej Balabanov vedi scheda film

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La recensione su Brother

di mmciak
8 stelle

"Brother" diretto nel 1997
da Aleksej Balabanov,devo dire che
a mio parere è un piccolo gioiellino.

La storia racconta di Danila,che torna a casa dopo
aver militato nell'esercito russo,ma nel suo paese
lo trattano tutti male a allora l'anziana madre
lo convince ad andare a San Pietroburgo (che la chiama
ancora "Lelingrado") dal fratello Viktor che ha
fatto fortuna.

Ma appena arrivato sul posto viene a scoprire
che Viktor è un killer al soldo della mafia e
subito ha intenzione di aiutarlo.

La pellicola è molto interessante,
una regia fredda,nervosa ma anche
malinconica,che è composto da passaggi
di tempo con delle dissolvenze in nero,
e miscela il Noir,a tratti e anche
intimista,e il "Gangster Movie" più
spietato e angoscioso che mai.

Il Cinema Russo è quasi sconosciuto
in Italia,e questo Film "invisibile",
recuperato e trasmesso da "Fuori orario"
da Enrico Ghezzi,è una autentica sorpresa
per questa aria strana che si respira,
perché il protagonista Danila,non è
completamente cattivo perché è un ragazzo
introverso che sente solo musica dei
"Nautilus",parla poco e aiuta a gente
che ha bisogno.

Ma oltre ad avere questi pregi,come Killer
è spietato e senza pietà,e da un sempliciotto
ragazzo aiutato dal fratello Killer,c'è la
inversione delle carte e dei ruoli,dove
l'intreccio è orchestrato da personaggi
curioso di contorno come:

una donna che porta una specie di Camion,
che ha un marito in galera,che è disponibile,
un tedesco mezzo ebreo che lavora a un mercatino,
che l'aiuta a trovarsi una sistemazione in un
posto dove abitano una donna anziana e un tipo
completamente matto che ha fatto la guerra e
gira con un fucile a pallettoni e una ragazza
mezza drogata e facile;e lui si dimostra sempre
riconoscente verso questa gente.

Questo regista Aleksej Balabanov che a mio
parere è molto capace e sa dove mettere
la macchina da presa è uno che farà strada,
con questo Film è stato premiato a Cannes
nella sezione "Un certain regard",ed
ha ricevuto a Torino il premio speciale
della giuria,e già questo è già un biglietto
da visita,e poi ha fatto un sequel chiamato:
"Il fratello grande".

Da segnalare la direzione degli Attori
soprattutto Sergei Bodrov Jr. nel
ruolo di Danila e il fratello maggiore
Viktor Sukhorukov,il Boss chiamato
"il poeta" che parla tutto in rima e versi,
Andrei Krasko e la sceneggiatura solida
scritta dallo stesso regista.

In conclusione un buon e curioso Film,
che ti fa ricordare alla lontana i vecchi
Noir e i Gangster Movie che realizzavano
anni fa e si vede che il regista lo conosce
bene per i tempi e il ritmo che è impostato
da principio in un modo ben delineato.

Il mio voto: 7.

 


    

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