Regia di Achero Mañas vedi scheda film
Deve amare non poco “I 400 colpi” Juan Mañas Amyach, detto Achero: il suo esordio nel lungometraggio, pluripremiato in mezzo mondo, è sotto il segno di François Truffaut. Cambia l’epoca, dagli anni ‘50 ai giorni nostri, ma le violenze sui minori sono sempre le stesse. Così come le incomprensioni. Pablo, detto “El Bola” (dalla “biglia” d’acciaio che porta sempre con sé come un amuleto) ha un padre frustrato, che sfoga in famiglia le delusioni della (sua) vita. Per fortuna a scuola arriva un compagno nuovo, Alfredo: tra i due nasce, immediata, una solida complicità. In quei pomeriggi vissuti dai ragazzini per strada alla scoperta della vita, ci si aspetta da un momento all’altro di incocciare in Antoine Doinel. E sui binari di quella ferrovia, dove corrono i rischi e si evita per miracolo la morte, s’intravvede il ricordo filtrato di “Stand by Me”. Achero Mañas ha il pregio di asciugare, di sottrarre, di togliere, fidandosi dei suoi due piccoli eroi. E il coraggio di tratteggiare un altro padre, quello di Alfredo, che riscatta il mondo dei “grandi” cambiandogli pelle a colpi di tatuaggi.
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