Regia di Oliver Hirschbiegel vedi scheda film
In cambio di una considerevole somma di denaro, un gruppo di persone accetta di partecipare ad un esperimento. Il gruppo è diviso in due : ad alcuni è assegnato il ruolo di guardie carcerarie, ad altri il ruolo di prigionieri. Sin da subito, l'esperimento sfugge di mano ai suoi ideatori, perchè le guardie carcerarie entrano immediatamente "nel ruolo", ma non viene interrotto, e dopo pochi giorni la situazione precipita con gravi danni fisici per i partecipanti. La trama è resa complessa dalle motivazioni di uno dei partecipanti, giornalista in incognito che inizialmente tenta di creare guai con le controparti; al di là di ciò, il film ricostruisce in maniera plausibile il montare della tensione e della violenza prima per lo più psicologica, poi anche fisica, dei "secondini" non solo nei confronti dei "detenuti", ma anche nei confronti del personale incaricato di monitorare l'esperimento. Ben presto, la prospettiva del facile guadagno è persa di vista. Guidati da un freddo leader di fatto, le "guardie" tentano di imporsi con l'autorevolezza, e, non riuscendo, utilizzano il puro e semplice autoritarismo. Non eccezionali le recitazioni; è presente il bravo Christian Berkel, ma è utilizzato sotto le sue possibilità. La conclusione è prevedibile ed è allineata al carattere verosimile della storia, non cedendo alla tentazione di mostrare eccessivi spargimenti di sangue. D'effetto la scena che mostra le "guardie" private del leader tornare quasi improvvisamente alla realtà, e mescolarsi ai "detenuti" in attesa dei soccorsi.
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