Regia di Oliver Hirschbiegel vedi scheda film
Una vera sorpresa questo thriller tedesco che, prendendo spunto da un fatto realmente accaduto nella prigione Stanford-USA nel 1971, parla di un gruppo di uomini che, per soldi, si fa rinchiudere in un finto carcere divisi tra guardie e prigionieri, controllati dall'alto da medici che ne studieranno le reazioni. Una trama interessante sviluppata in maniera tutt'altro che sensazionalistica da un regista Signor Nessuno che dimostra di sapere il fatto suo in quanto a movimenti di macchina e uso delle luci. Nella prima mezzora ci vengono date le coordinate della storia, vengono posti i paletti che dividono la realtà dalla finzione, paletti che però iniziano presto ed inesorabilmente a crollare nella mente dei carcerieri, che, inebbriati dal potere, cercano d'imporre la legge della forza e del sopruso. Ed è allora che il film cinge d'assedio lo spettatore con un'escalation di violenza (mai fine a se stessa) e una tensione insopportabile che culmina nella bellissima (e quasi surreale) parte finale ambientata tra corridoi cupi e desolati. Merito di tutto è in gran parte del regista e della buona sceneggiatura, ma discreti sono anche gli attori. Qualche critica si può muovere su qualche personaggio tagliato un po con l'accetta (soprattutto tra i "cattivi"), ma è peccato assolutamente veniale in un ottimo thriller che raggiunge in pieno il proprio scopo.
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