Regia di Ashutosh Gowariker vedi scheda film
Finalmente, dopo averlo rincorso per tanto tempo, sono riuscita a vedere questo film, in una serata gratuita all'isola Tiberina di Roma. Lagaan dura 3 ore e 40 e questa realtà bisogna conoscerla prima di affrontare la visione, insieme al fatto che è in lingua originale con sottotitoli. Questi due aspetti basterebbero a classificarlo come una "corazzata potiemkin" di fantozziana memoria, invece è un film bellissimo, vivace, divertente, struggente e molte altre cose. Ci si appassiona immediatamente alla vicenda e l'approfondimento psicologico dei personaggi è coinvolgente. E poi ci sono i colori, le immagini, le coreografie e tutto si fonde in un film senza una sbavatura.
Anche i momenti "cantati" sono piacevoli e ben congeniati. La trama del film ha una "storia" che spazia dalle vicende storiche, appunto, all'intreccio delle vicende personali dei protagonisti. Famiglia, amore, amori impossibili, gelosie, sofferenza, problemi economici, speranza, sopravvivenza, gioco, religione, arte, in Lagaan c'è un po' di tutto e con un garbo raro che stempera l'inequivocabile componente melodrammatica. Molto bella a mio avviso la scena in cui finalmente arriva la pioggia tanto desiderata e mentre gli indiani si godono questo dono del cielo restando, felici, sotto il temporale, gli inglesi si riparano tutti in casa, al coperto.
Dispiace pensare a tutta quella gente che quando proproni di andare a vedere qualcosa del genere si rifiuta senza neanche sapere il perché, per il pregiudizio della durata, del sottotitolo e della provenienza geografica. Peccato veramente che questo film molto difficilmente troverà una più ampia distribuzione anche solo televisiva. Insomma io lo consiglio a tutti... almeno a tutti i frequentatori di questo sito, che non dovrebberoo avere i suddetti pregiudizi!
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