Regia di Ashutosh Gowariker vedi scheda film
Bellissimo film, poco altro da aggiungere. Non fatevi spaventare dalle 3 ore e 40 di durata, perchè alla fine della proiezione vi saranno sembrate necessarie al racconto ed entusiasmanti. Questo film è diverso da tutti pur contenendo una trama, delle situazioni e dei personaggi che sembrerà di aver già conosciuto, tanto sono quasi archetipe dal punto di vista narrativo. Ma proprio per questo miscuglio di deja vu ed inaspettato, per questo gusto della narrazione epica, per questo intreccio politico, storico, sportivo, per questi personaggi al limite del mito, interpretati da attori che entrano così tanto nel ruolo da farci dimenticare che qualcuno sta recitando, tutte queste sensazioni vi resteranno dentro per giorni e giorni, vi faranno sentire tristi di lasciare la sala, vi faranno venire voglia di risentire mille volte le canzoni della stupenda colonna sonora (perchè ovviamente, in puro stile Bollywood, questo film è anche un musical!) Non perdetevelo e portateci anche gente che non va più al cinema o che dice che non esistono più i film di una volta: vi ringrazieranno. L'unico timore è che la versione italiana appiattisca lo scontro linguistico hindi - inglese, oltre a rendere normale lo stile recitativo epico e iperrealistico tipico degli attori indiani.
Nella seconda metà dell'8oo, in una provincia dell'India devastata dalla carestia, il capo della delegazione inglese raddoppia il "Lagaan", cioè la tassa sul raccolto, per pagare le sue sregolatezze. Gli abitanti di un villaggio, capitanati dal fiero Bhuvan, chiedono di risparmiare loro questo salasso letale. Il delegato inglese allora, indispettito dalla richiesta, sfida il villaggio a una partita a cricket, sport che gli indiani considerano molto stupido. Se vinceranno la tassa verrà cacellata per tre anni, ma se perderanno verrà triplicata. Il fiero Bhuvan accetta la sfida, nonostante il villaggio lo prenda per incosciente. In tre mesi dovranno imparare il gioco, allenarsi con i loro scarsi mezzi, ma soprattutto trovare la fiducia in loro stessi e cancellare le divisioni interne. Nel frattempo la sorella del comandante inglese prende a cuore la sorte del villaggio e forse anche Bhuvan....
Bellissima, puro bollywood, ritmi etnici forsennati e qualche ballata d'atmosfera. Forse canzoni un po' troppo lunghe per i gusti occidentali, ma le coreografie sono bellisiime
Straordinariamente mitico, pieno di pathos, energia e carisma, proprio da divo quale lui è in patria, ma sempre nella parte. Come ho già scritto tutti gli attori sono strepitosi e rimarranno per sempre dentro i loro personaggi.
Regia epica, che lascia il tempo ad ogni emozione di esprimere, non cerca di dare ritmo col montaggio forsennato, ma col respiro della messinscena e della recitazione, proprio come nei cinemascope degli anni 50-60.
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