Regia di Eric Heumann vedi scheda film
Egitto, Seconda guerra mondiale. La bella Anne vive col padre proprietario terriero e soffre di crisi di catalessi. Quando a casa arriva la salma di Samuel, un bell’aviatore, lei comincia a vivere, durante la morte apparente, una storia d’amore ambientata qualche giorno prima, esotica e coloratissima, tutta spie, alberghi nel deserto e suk, accompagnata da una zia storica dell’arte. E tenterà, mentre tutto è sospeso tra realtà e sogno, di impedire la partenza dell’aviatore verso il suo tragico destino. Il tentativo è di rievocare le atmosfere dell’esotismo improbabile e seducente dei film prodotti in studio a Hollywood o in Francia negli anni ’30 e ’40; ma lo scialo di effetti digitali pur suggestivo, non ha un briciolo dell’incanto della cartapesta, del bianco e nero o dei fumetti coloniali alla Cino e Franco. Alcuni momenti, i più sfacciatamente fasulli, sono godibili, ma non sempre l’ironia vigila sui destini della messinscena, e la cinefilia è a tratti un po’ saputella. Infine, a dispetto delle atmosfere esotiche e del glamour africano tutto veli che il regista vorrebbe spandere, i due protagonisti hanno delle facce da teen-movie: Eric Caravaca, un nerd senza un briciolo di fascino; Emma de Caunes, una collegiale maliziosetta.
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