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Due contro la città

Regia di José Giovanni vedi scheda film

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La recensione su Due contro la città

di hallorann
6 stelle

Josè Giovanni da buon corso non nascondeva il suo risentimento verso la gendarmeria, la giustizia e la pena capitale francese. Ultimo paese europeo ad aver abbandonato la pena di morte (la tristemente famosa ghigliottina) solo nel 1981, lo scrittore regista in DUE CONTRO LA CITTA’ non le manda a dire, anche troppo e senza badare al sottile. Costruisce una vicenda in cui il protagonista è un ex galeotto che dopo dieci anni di carcere esce e riga dritto con un’occupazione, una moglie e un tutore, rieducatore che gli fa da guida spirituale. Gino Strabliggi e Germain Cazeneuve combattono su binari diversi, l’uno con una buona condotta da onesto cittadino redento e l’altro dall’interno e con la diplomazia, contro le istituzioni ottuse e piene di pregiudizi, le quali faranno di tutto per provocare il lato fragile e violento di Strabliggi. Mettiamoci una buona dose di sfortuna (come sottolinea Germain) e il piatto è servito. Schematico, didascalico, prevedibile e partigiano. Giovanni gira il suo film più estremo nel definire la tematica e meno ancorato agli stilemi e alle regole del polar. La componente di denuncia – mista ad un paternalismo unito al registro patetico e sentimentale - potrebbe squalificarlo nel filone di qualsiasi genere volesse ascriversi. Resta un “animale curioso” DUE CONTRO LA CITTA’: gli obiettivi sono dichiarati fin dall’inizio, possono far storcere il naso ma tengono inchiodati, grazie anche alle due star che impersonano i protagonisti principali di questa storia di Francia e di ingiustizia. Alain Delon e Jean Gabin, bravissimi a non rubarsi la scena e abili nel lavorare di gomito, di complementarietà e di mestiere. Intorno a loro gravitano dei saranno famosi: Gerard Depardieu, Bernard Giraudeau e il perfido Michel Bouquet, brave attrici quali Ilaria Occhini e Mimsy Farmer e nomi navigati come Guido Alberti. Troppo invadenti nella loro prevedibile tristezza le musiche dell’altrove valido Philippe Sarde.

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