Regia di José Giovanni vedi scheda film
Il titolo invitante, la presenza di due grandi attori, la regia di Giovanni, di cui recentemente avevo visto quel bel noir "ultimo domicilio conosciuto, mi hanno indotto a vedere questa opera. Una delle più grandi delusioni ! Già il titolo è arbitrario e non rispetta quello che promette. La trama di denuncia sulle ridotte possibilità di reinserimento nella società di ex detenuti, sulla persecuzione che spesso la polizia adopera specie su ex carcerati, il disagio nelle carceri, sono pesantemente e penosamente trattati. Più che stimolare la visione ti senti irritato in quanto la storia viene trattata alla stessa stregua dei più triti "reality" televisivi. Le scene della rivolta nel carcere, della persecuzione di Rino da parte dell'ispettore Goautreau (sembra che non abbia niente altro da fare durante il servizio), la descrizione retorica del processo sono descritti in modo superficiale e seguenti clichè precotti. Anche Delon, che, produttore ed attore, si ritaglia una parte tutta acqua e sapone e Gabin con la sua comprensione spinta all'eccesso, inverosimile, mal dispongono a ricevere i messaggi inviati disperatamente da Jose Giovanni, che questa volta manca di tocco geniale, di fantasia, di immaginazione, di capacità creativa, di approfondimento dell'ambiente e della psicologia dei personaggi . Gli attori non raggiungono mai un livello di rilievo, ma cercano con mestiere di arrivare senza convinzione alla fine del film. Non c'e impegno, non c'e tono, non c'è suspense. L'impressione che si ricava è totalmente negativa. Voto 4
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