Regia di José Giovanni vedi scheda film
Un ex rapinatore esce di galera e cerca di rifarsi una vita con l’aiuto di un comprensivo assistente sociale. Ma tutto gli va storto: prima gli muore la moglie, in un incidente stradale provocato da un gruppo di balordi; poi, quando sembra essersi ripreso accanto a una nuova compagna, un commissario convinto che abbia ricominciato a delinquere lo perseguita fino a provocarlo a commettere un omicidio. Il regista e sceneggiatore José Giovanni, che da giovane aveva avuto seri guai con la giustizia, sa raccontare in tono partecipe le ragioni di chi vive ai confini della legalità; qui però esagera, mettendo in scena una vicenda a tesi, con personaggi troppo didascalici. Si salva il vecchio Gabin (titolare del punto di vista), che osserva con occhio impotente la distruzione della propria opera di recupero umano: le sue incertezze e perplessità di buon borghese sono sfumate con delicatezza (notevole la scena in cui dichiara di non sapere se avrebbe acconsentito all’unione tra la figlia e l’ex galeotto, di cui lei era segretamente innamorata).
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