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Trap

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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La recensione su Trap

di 0372
7 stelle

E’ un film bello, originale, moderno e con un linguaggio fresco e giovane.

Anzitutto, colpisce la presenza, collaterale rispetto allo sviluppo della trama, del regista M. Night Shyamalan, che appare in un piccolo cameo, quale parente - il che è vero - dell’immaginaria diva del pop Lady Raven, che altri non è se non la figlia del regista medesimo, ossia Saleka Shyamalan.

Si potrebbe pensare ad un caso di nepotismo cinematografico e non è certamente il primo: è ovvio che certe opportunità siano collegate al DNA, ma Saleka, come è conosciuta, è davvero brava e convincente e con due occhi incredibilmente espressivi e profondi.

La trama in fondo è semplice e basilare, ma non meno geniale: un sanguinario assassino in”trap”polato in un concerto presidiato in massa da agenti di polizia, convinti di arrestarlo.

Ed invece, il nostro antieroe riesce genialmente a sfuggire alla “trap”pola ordita ai suoi danni e il film vive una serie di sviluppi sorprendenti e spiazzanti, che non voglio spoilerare.

Un grande film con un  grande attore ossia Josh Hartnett, che, forse mi sbaglio, era un pò finito ai margini del grande cinema hollywodiano.

Pure da segnalare sono le interpretazioni della giovanissima Ariel Donoghue, che, a soli 14 anni, esprime una spontaneità sorprendente e di Alison Pill (attrice canadese di solido mestiere), che gli amanti di Star Trek ricordano in un ruolo molto importante della serie intitolata Picard.

Come accennato, il film è solo apparentemente schematico, perchè per me è contraddistinto da vari piani di lettura: 1) l’inconoscibilità dell’altro, scolpita dalla classica frase da TG, “non mi ero mai accorto che fosse un tipo strano”; 2) i social ed il linguaggio giovanile sono strumenti potenti e  hanno livelli di utilizzabilità ulteriori rispetto all’appiattimento che invece viviamo; 3) la generosità delle persone (Lady Raven e le persone che chiama a raccolta tramite internet) è l’antidoto al male e abbiamo dentro di noi la capacità di essere eccezionali e di salvare gli altri (tema principale del film “Bussano alla porta”); 4) il film conferma il noto brocardo del Trap “non dire sacco se non ce l’hai nel sacco”.

Un bellissimo film che cattura l’attenzione e si segue con l’ansia di finirlo.




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