Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: TRAP
Secondo me la M di M.Night Shyamalan sta per Maledetto. Perché un’altra volta realizza un film che non si dimentica e soprattutto ti entra dentro le ossa nei giorni successivi alla visione.
Gioca subito sporco con lo spettatore, il famoso colpo di scena finale lo mette subito nel Trailer. La trappola che da il titolo al film è dentro al concerto dell’idolo delle adolescenti Lady Raven, a quel concerto la polizia sa che ci sarà il serial killer soprannominato il Macellaio e noi sappiamo fin da subito che si chiama Cooper e ha il volto di Josh Hartnett, padre amorevole che regala alla figlia dodicenne il concerto del suo idolo come premio alle 4 A e una B a scuola e che è consapevole di essere vittima dell’imboscata e che deve escogitare ogni stratagemma per uscire indenne senza farsi scoprire dalla polizia, figlia e finire il lavoro in sospeso con un attivista ambientale rinchiuso in un luogo segreto.
Perché dovrei andare al cinema a vedere un film dove so che parteggerò, almeno per ¾ del tempo, per il cattivo?
Perché Shyamalan sa benissimo che siamo una società che guarda Netflix e rimane affascinata da Massimo Bossetti, che guarda Le Iene e tifa per Rosa e Olindo.
Voi vedere che dentro la trappola siamo finiti noi?
M.Night Shyamalan è in gran forma, ci catapulta ad un ritmo frenetico fin dal primo fotogramma. Protagonisti sono un padre e l’amore immenso per sua figlia, proprio come il suo per sua figlia cantante Saleka che interpreta Lady Raven e che si trasforma nella protagonista virtuale di Trap.
Il modello di riferimento è l’Hitchcockiano Psycho.
Josh Hartnett punta tutto sui tic e risate nervose che si scatenano quando viene messo sotto pressione e che la sua personalità apparente tenta inutilmente di tenere a bada.
Josh Hartnett punta tutto sulla sua fisicità imponente (proprio come l’altezza di Anthony Perkins). Lui è quasi gigantesco rispetto alla dodicenne figlia Riley, rispetto alla minutina Lady Raven, rispetto alla profiler che tanto ricorda quella madre che ha abusato di lui da bambino e soprattutto rispetto allo stesso regista che, come Hitchcock, si riserva un piccolo cameo e al tempo stesso la via di fuga all’assassino (Maledetto!!!). Questa fisicità gli permette di vedere dall’alto verso il basso il nutrito numero di agenti speciali in azione su tutto il perimetro del concerto.
Josh Hartnett rappresenta i veri valori americani. Un padre di famiglia presente e amorevole, un uomo che fa il vigile del fuoco ossia il vero eroe post 11 Settembre, un uomo che cerca di educare la figlia al rispetto per l’altro e grazie a questo ottiene tutte le informazioni per difendere il mostro che c’è in lui da mondo esterno.
M.Night Shyamalan come prevedibile ci inganna e ci regala il suo marchio di fabbrica del Plot Twist una volta usciti dal concerto.
Perché tutto il mondo fuori è una trappola.
Lo è la Limousine di Lady Raven, lo è la casa di Cooper e perfino il suo bagno.
Ma la stessa sua perfezione familiare, che si basa sui sani valori di un padre che ama i suoi figli e sua moglie sana americana che sforna torte, si rivela ingannevole nonostante la splendida apparenza esteriore. La stessa che noi cerchiamo di tramettere tramite i social.
Trap è un bellissimo film sulle mappe mentali che ci costruiamo e sulle trappole che volontariamente o involontariamente inneschiamo per poter metterci alla prova.
Possiamo dirlo, finalmente è tornato il REGISTA.
VOTO 8
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