La recensione su Trap

Trap (2024): locandina

Trap (2024): Josh Hartnett, Ariel Donoghue

Trap (2024): Saleka Shyamalan

Trap Stati Uniti d'America 2024 la trama: Cooper un serial killer conosciuto con il nome di “Il macellaio”, accompagna sua figlia ad un concerto di Lady Raven, una popolare pop star, simile per capirci ad una come Taylor Swift. Arrivato al concerto si accorge che il concerto stesso è solo una “trappola”, un agguato tesogli dalla polizia per finalmente arrestarlo. La recensione: Scritto e diretto da M. Night Shyamalan, “Trap” è interpretato da Josh Hartnett, Ariel Donoghue, Saleka Shyamalan, Hayley Mills e Allison Pill. Il film è prodotto da Ashwin Rajan, Marc Bienstock e M. Night Shyamalan con Steven Schneider nel ruolo di produttore esecutivo. Il direttore della fotografia è Sayombhu Mukdeeprom (“Chiamami col tuo nome”), la scenografa è Debbie de Villa (“Ti odio, anzi no, ti amo!”). Montaggio di Noëmi Preiswerk, musiche di Herd?s Stef?nsd?ttir (“Bussa alla porta”). Prodotto da Blinding Edge Pictures, un film di M. Night Shyamalan: “Trap”. Il film e’ distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures. Uno dei re del thriller Manoj Nelliyattu Shyamalan gira un film in tempo reale durante un concerto di una popstar e affida a Josh Hartnett il ruolo di un serial killer camaleontico e furbo, creando empatia con lo spettatore. Un film che per come è stata ambientata la prima parte del film mi ha sicuramente ricordato “Omicidio in diretta” di Brian De Palma del 1998 con una stratosferica interpretazione di Carla Gugino, novanta minuti adrenalinici in presa diretta, durante un incontro di boxe, senza soluzione di continuità, qui invece è un concerto musicale. Dopo il bellissimo “Old” del 2021 devo dire che in nuovo film di Manoj Nelliyattu Shyamalan mi è piaciuto molto. Un film molto profondo ed anche intriso di fine poesia, pur essendo un thriller molto teso ed emozionante. Il nostro regista è un grande autore vedasi “Il sesto senso”, “Unbreakable”, “Signs” e “The village”, per me il suo capolavoro e tanti altri che non cito, ma degni di essere menzionati a loro volta. Molto bravo Josh Hartnett nel ruolo double/face di Cooper “Il macellaio” ed anche buon padre di famiglia di Jody la figlia interpretata dalla emergente Ariel Donoghue. Recita benissimo anche Saleka, la figlia del regista nel ruolo della cantante pop Lady Raven. Ho rivisto molto volentieri anche una grande attrice bimba prodigio del passato Hayley Mills, figlia di John Mills e sorella di Juliet Mills appena riviera in Chi sei? L’horror del 1974 diretto da Ovidio G. Assonitis (con lo pseudonimo di O. Hellman), rivedete questa attrice in: “Il giardino di gesso” del 1964 di Ronald Neame e Il bellissimo film per famiglie della Walt Disney “Giallo a Creta” del 1964 di James Neilson, qui interpreta il ruolo di un detective di FBI. Questo film è anche un tributo raffinato al maestro Alfred Hitchcock, perché fin dalle prime scene sappiamo già chi è l’assassino e quindi ci concentriamo non sul come, lo sappiamo già, ma sul cosa, perché il film è visto attraverso gli occhi e le azioni dell’omicida. Josh Hartnett il protagonista si muove in modo sicuro tra l’amore sincero per la figlia e la manipolazione e gli inganni che usa per seguire i suoi malevoli istinti. Film girato in uno spettacolare 35mm, con alcune battute ironiche per spezzare la forte tensione tra una scena e l’altra. Un film di dettagli, per capire le varie vicende concatenate. Trap è stato girato per lanciare la carriera da cantante della figlia del regista: Saleka Shyamalan. È proprio lei infatti a interpretare Lady Raven, bravissima, sia come cantante, che come attrice drammatica. Un film tutto giocato sui punti di vista e sulle varie interazioni umane e familiari. Il finale è inaspettato e non va rivelato, ma andate tranquillamente a vedere questo film al cinema e’ uno dei migliori di Agosto. Interpreti e personaggi Josh Hartnett: Cooper Ariel Donoghue: Jody Saleka: Lady Raven Hayley Mills: dottoressa Josephine Grant Alison Pill: Rachel Jonathan Langdon: Jamie Marnie McPhail: mamma di Jody Scott Mescudi: Il Pensatore