Regia di Stephen Frears vedi scheda film
"Amore?Per me e te c'è solo la sopravvivenza!"dice il protagonista alla ragazza turca che si è innamorata di lui,nigeriano ex-medico immigrato a Londra per fuggire dal paese natale,dopo la morte violenta della moglie."Dirty pretty things"è ambientato tra i nuovi dannati della Terra,gli immigrati clandestini di ogni razza e provenienza,che in una metropoli come la capitale britannica sono moltissimi,disperati e ricattabili.Frears ci immerge per un'ora e tre quarti in una realta'sgradevole e vergognosa,in cui si fatica a recuperare tracce di umanita':figuri squallidi e infami esercitano una forma di potere iniqua e vigliacca,mortificando ancor piu'i disgraziati su cui riescono a mettere le grinfie.E'un film spesso urtante,"Piccoli affari sporchi",ma necessario per fare aprire gli occhi su verita'scomode e "invisibili".Aiutato anche dalla livida fotografia di Chris Menges ,l'autore de "Le relazioni pericolose" gira un film che picchia duro,con attori molto bravi,dall'inedito protagonista Chiwetel Eljofor ad Audrey Tatou che si scrolla di dosso il personaggio zuccheroso di Amelie,facendo subire al suo personaggio le peggiori umiliazioni.Un'opera forte,aspra,anche a volte insostenibile,ma da vedere assolutamente.
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