Regia di Davide Scovazzo vedi scheda film
Eva Henger, positiva al covid, non può presenziare all'inaugurazione di un locale. Il manager intrallazzone Pallotta, non sapendo come sostituire degnamente l'attrice, manda al posto suo tre tiktoker. Una gang di rapitori, intenzionati a prelevare la Henger, trovandosi di fronte ai tre influencer non rinuncia ai suoi propositi e rapisce il bizzarro trio.
Ci si aspetta realmente poco da questo film e, in effetti, le aspettative non vengono tradite. Tic toc è il tentativo di mettere sul grande schermo una serie di starlette del web, notoriamente non troppo fotogeniche al di fuori dei loro abituali contesti 'virtuali', mischiandole a una manciata di personaggi televisivi di modesta notorietà e a qualche vecchia gloria, amalgamando il tutto con una trama a dir poco labile fino a raggiungere un esito sufficientemente convincente. Che, naturalmente, mai si raggiunge qui: la storia non sta in piedi, il ritmo è zoppicante, gli interpreti non tutti adeguati e anche la confezione non sembra granché curata, complice senza dubbio il budget risicato; per Davide Scovazzo – anche sceneggiatore del lavoro – l'esordio nel lungometraggio non è positivo, ma presumibilmente l'idea di partenza era quella di farsi notare piuttosto che di realizzare un'opera prima artisticamente valida. Di interessante rimane solo la premessa, dunque: la curiosità di vedere o rivedere sullo schermo l'armata Brancaleone composta dai vari Eva Henger, Sergio Vastano, Zio Command, Umberto Smaila, Fausto Leali, Himorta, Doctor Vintage, Mercedes Henger e Jennifer Caroletti (figlie della già citata Henger), Donatella Pompadour, Maurizio Mattioli, Emanuela Tittocchia (non è un nome d'arte creato ad hoc, se ve lo stavate chiedendo) e, in un cameo di qualche secondo ciascuno, anche Franco Oppini e Massimo Boldi. Tutto troppo semplice, frivolo, elementare; si potrebbe obiettare: e qual è la differenza con un film, uno qualsiasi, con protagonisti i Mecontrote? Nessuna, naturalmente. 1,5/10.
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