Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
Tra i tanti significati criptici che si possono trovare nel film, uno tra i più evidenti è quello evocato dal titolo e dalla prima scena: dolls (bambole), marionette sono i personaggi delle tre storie che compongono il film e si incrociano tra loro senza mai toccarsi. La corda che unisce i due giovani vagabondi, oltre che essere il simbolo dell'amore che li lega, rimanda anche al filo invisibile che lega gli uomini come delle marionette alle manovre del destino. Condotto con mano leggera e ispirata, il film è pura poesia, percorso da immagini armoniose e evocative di un mondo disilluso, immagini molto ricercate nella loro semplicità, ma coerenti con le tre storie raccontate.
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