Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
Deve essere il primo film che riceve tutti "buono", tranne un "sufficiente"; mi era stato detto che era straordinariamente lento, ma così non mi è sembrato; non si parla tanto, si parla il giusto e si evitano stupidaggini. Il film è ottimo, con una potenza visiva enorme, uno studio psicologico accurato e una melanconia struggente. Il finale è oscuro, la mia interpretazione è che lo spettacolo è finito e i due protagonisti finiscono appesi così come due marionette, riposte dopo la rappresentazione. Ma d'altronde gli attori stessi non sono marionette nelle mani dei registi? Tre storie bellissime, due tristi e una più a lieto fine, colori incredibili, natura magnifica ("la natura non si presenta mai in vestaglia"), musiche eccezionali, regia magnifica, sceneggiatura splendida. Un film non per tutti, sicuramente non per l'italiano medio, sicuramente non per Venezia 2002, dove la giuria non l'ha ritenuto meritevole di neanche un premio (ma che vadano a cagare, ma allora facciamo il festival ma non la gara!). A chi piacerà, piacerà moltissimo; chi lo troverà lento o difficile rimarrà sempre ancorato ad Alvaro Vitali e Bombolo.
Sensazionale, monumentale, indiscutibile.
Un mostro. Ottimo attore, grande regista, fantastico sceneggiatore. Probabilmente un genio.
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