Regia di Michele Placido vedi scheda film
Un film sui poeti, sulla poesia e con pretese di poeticizzare il tutto: invece sono solo atmosfere simil-patinate, luci perennemente basse e dialoghi pasticciatamente intensi, pesanti a digerirsi. Con in più il gravissimo danno della recitazione approssimativa e maldestra di Accorsi, uno che sta al mestiere di attore come Mr. Bean sta a quello di impiegato. Tratto da una storia realmente accaduta e dalle lettere dei due protagonisti, Un viaggio chiamato amore dimostra ancora una volta le buone capacità in regia di Placido, ma anche il suo gusto per il melenso ed il patetico un po' troppo sviluppato. Peccato: è un lavoro sostanzialmente flaccido, ma non da disprezzare del tutto.
Inizio Novecento; una poetessa matura ha una relazione con un giovane collega esordiente. E' un rapporto fisico e, almeno da parte di lui, piuttosto violento; l'uomo è soprannominato 'il matto' per i suoi eccessi incontrollabili e la situazione degenera quando scopre che la donna ha un altro amante.
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