Regia di Romolo Guerrieri vedi scheda film
In tempi di poliziottesco e di violenza efferata esibita sul grande schermo anche con una pericolosa tendenza all'autocompiacimento,fa veramente piacere parlare di un poliziesco italiano come questo,un film che punta più sull'atmosfera che sul sangue da versare,quasi avvicinandosi allo spirito di certi polizieschi francesi.Pur mantenendosi dentro le coordinate del genere il film ha anche connotazioni politiche perchè più di una volta parla di poteri forti,della protesta degli operai della FIAT,dei ricchi della Torino bene contrapposti ai poveracci.E lo fa col volto espressivo di Enrico Maria Salerno,commissario sinistrorso dal modo di fare umano.Pur con qualche concessione al macchiettismo(vedi il giornalisa dedito all'alcol recitato da Salce o il vecchio operaio interpretato da Tino Scotti),pur non riuscendo ad evitare totalmente un certo didascalismo di fondo(vedi i monologhi squisitamente politici del commissario Parrino/Salerno)il film è un efficace documento di un epoca e una descrizione attendibile di una città bella e misteriosa come Torino.Con un finale votato all'amarezza,alla sensazione d'impotenza,alla sensazione che comunque vada sarà un insuccesso.......
qualche lungaggine di troppo e qualche personaggio poco centrato
molto bravo
una macchietta
personaggio curioso vagamente surreale
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