Il quarantenne Gianni Orzan è soddisfatto del mondo che si è costruito. Vive con la moglie Anna, una donna molto dolce, e con il figlio Francesco. L'incontro con uno strano sconosciuto che dice di sapere delle cose su suo padre, un militare fascista, mette in crisi l'equilibrio di Gianni costringendolo a fare una lucida analisi di quello che è e di quello che avrebbe voluto diventare.
Note
Tratto dal romanzo di Sandro Veronesi, il film di Piergiorgio Gay, che aveva esordito con il notevole "Tre storie", è francamente e purtroppo una delusione. Oltre a Rubini e a Bruno Ganz ci sono anche una Ceccarelli più depressa del solito e uno sfondo triestino anonimo.
Perchè i Quintorigo sono stati utilizzati in maniera tanto marginale dal cinema italiano? C'è di che indignarsi ad ascoltare la - bellissima, manco a dirlo - colonna sonora di questo La forza del passato, da indignarsi letteralmente per la scarsa considerazione che sul grande schermo ha ricevuto il suono così originale, evocativo e, ciò che più conta, unico del… leggi tutto
Cinema italiano in affanno quello appena visto a Venezia. Questo “Forza del passato” di forza ne ha poca. Tratto dal romanzo di Sandro Veronesi, il film di Gay, che aveva esordito con il notevole “Tre storie”, è francamente e purtroppo una delusione. La doppia scoperta da parte del protagonista quarantenne che, uno, la moglie l’ha tradito (e va bene) e che, due, il padre generale… leggi tutto
Mi riaffaccio in area playlist dopo un paio d'anni, segno di grossa carenza di idee e spunti. Mi riaffaccio con una playlist off-topic, tanto per cambiare, ma riguarda un'altra delle mie passioni, ovvero la musica, che…
Perchè i Quintorigo sono stati utilizzati in maniera tanto marginale dal cinema italiano? C'è di che indignarsi ad ascoltare la - bellissima, manco a dirlo - colonna sonora di questo La forza del passato, da indignarsi letteralmente per la scarsa considerazione che sul grande schermo ha ricevuto il suono così originale, evocativo e, ciò che più conta, unico del…
Un bel libro di Veronesi, dove c' è tutto e molto di più per un progetto cinematografico, già la scrittura stessa fa pensare ad un film; ma, stranamente, il progetto comincia a scricchiolare con la scelta di Rubini, bravo attore e regista, ma assolutamente lontanissimo dall'immaginario del protagonista.
Con qualche smorfia o giù di lì si pensa di avere risolto la situazione.. ed…
horror sì, ma da non prendere sul serio, come certi scherzi di carnevale finiti in burletta (e come altro dovrebbero finire?). nessun rancore a max che ha saputo strappare un sorriso e una lacrima anche ai cuori più…
Io sono una forza del Passato perché ogni giorno provo un grande desiderio di vivere attraverso il Passato. Per me il Passato rappresenta una tematica piuttosto controversa perché sono convinto che sia un’era…
Io sono una forza del Passato,
solo nella tradizione, nei ricordi,
negli gloriosi anni passati sono il mio amore.
Vengo dai territori incantevoli o malvagi abbandonati nelle Alpi,
dove vivono i fratelli del secolo…
una pellicola irrisolta,ma con alcuni spunti interessanti e con dei begli attori.certo la trama non e' molto credibile anche se non cposi' buttata di fuori.la regia di gay non convince,sempre alla ricerca di un po' di poesia che purtroppo non arriva mai.
Cinema italiano in affanno quello appena visto a Venezia. Questo “Forza del passato” di forza ne ha poca. Tratto dal romanzo di Sandro Veronesi, il film di Gay, che aveva esordito con il notevole “Tre storie”, è francamente e purtroppo una delusione. La doppia scoperta da parte del protagonista quarantenne che, uno, la moglie l’ha tradito (e va bene) e che, due, il padre generale…
Vi dirò, sono andato a vederlo perchè vivo a Trieste e volevo vedere come reisce la mia città al cinema. Il film è carino, inizia bene con una grafica accattivante e una stupenda colonna sonora. Poi purtroppo si perde. E questo non tanto per l'esilità della trama (come qualcuno ha scritto), quanto per la mancanza di incisività della regia. Troppo posato per un'idea così originale. E poi,…
Senza capo ne coda il terzo lungometraggio di Piergiorgio Gay. Non si capisce perché i protagonisti (due bravi attori sprecati in questo film!) si incontrino (o si debbano incontrare) e dove siano diretti.
Tutto scorre leggero, di una leggerezza inconsistente.
Sostanzialmente, un film lievemente……inutile!
Gianni Orzan è uno scrittore di libri per bambini, ha una moglie, un figlio di otto anni, vive a Trieste. La sua è una vita tranquilla. Da circa una settimana è morto suo padre, un generale dell’esercito col quale non ha mai avuto un buon rapporto, né durante l’infanzia, né nell’età adulto (periodo nel quale si aggiungono le divergenze politiche: Gianni è di sinistra e…
Meno male un film italiano degno di essere a questa mostra!!! Un film senz'altro non eccezionale, ma che almeno non ha sfigurato, che ha fatto trascorrere un'ora e mezza piacevole con una storia interessante e ben recitata da tutti gli attori! Godibile, godibilissimo!!!Quindi se c'é qualcosa di italiano sicuramente da salvare in questa mostra é questa opera di Piergiorgio Gay!
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Commenti (2) vedi tutti
Può un film pesante, lento essere accattivante e curioso? Questo film per me lo è
commento di viandanteinizia bene, prosegue cosi cosi, finisce male…occasione mancata
commento di Dr.Lynch