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Come far litigare mamma e papà

Regia di Gianluca Ansanelli vedi scheda film

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La recensione su Come far litigare mamma e papà

di mm40
2 stelle

Stanno meglio i figli di genitori divorziati, contesi tra mamma e papà, o quelli delle coppie salde e felici? Gabriele appartiene alla seconda categoria ma è convintissimo che sia uno spasso stare nella prima. Fa quindi in modo di far approfondire la conoscenza tra sua padre e la bella madre di un suo compagno di scuola media.


Da dove cominciare nell'esporre le perplessità su questa pellicola? Proviamo a partire, giustamente, dall'origine: inusitatamente Gianluca Ansanelli gioca qui la carta dell'instant remake di un film italiano (!); se di solito il contemporaneo cinema nostrano in profonda crisi di idee va a pescare tra le commedie straniere (in genere francesi o spagnole) di successo negli ultimi anni, per proporne una rilettura in chiave tricolore, ecco che in questa occasione si va addirittura a scegliere di rimettere in scena una pellicola di Max Nardari del 2017, La mia famiglia a soqquadro. Neppure una pellicola sconosciutissima o di scarsa rilevanza: ne La mia famiglia a soqquadro compariva infatti, tra gli attori, anche Eleonora Giorgi nella sua ultima partecipazione cinematografica – oltre a Marco Cocci, Ninni Bruschetta e altri ancora. Come far litigare mamma e papà prende le mosse da qui, con una sceneggiatura di Tito Buffulini e di Gianluca Ansanelli, che con questo titolo licenzia il suo quinto lavoro da regista. Novanta minuti, e qui si arrivano alle note davvero dolenti, di totale indolenza: non c'è verve, non c'è un briciolo di originalità nella storia e neppure nella maniera in cui viene narrata; tutto risulta ampiamente prevedibile e già visto, tanto da riuscire ad aumentare perfino, se possibile, le domande sulla necessità di tale prodotto. La banalizzazione degli argomenti messi in scena è totale e il lieto fine è tanto noioso quanto scontato. Senza infamia e senza lode le scelte di casting, adatte al contesto: Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini ed Elisabetta Canalis rivestono i tre ruoli centrali, mentre in altrettante particine fanno capolino Nino Frassica e Giuseppe Cacioppo: sprecati, seriamente. 2/10.

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