Regia di Giacomo Campiotti vedi scheda film
Nessuno, vedo, ha avuto il coraggio di recensire quest'opera. Col biopic di Rocco Siffredi s'era già toccato il fondo, ma qui si sfocia nella metafisica. Una glorificazione senza alcun senso, senza mostrar, del protagonista, alcuna ombra, alcuna debolezza, alcun difetto. Un'agiografia stucchevole e avvilente. Del tutto superfluo star qui a disquisire sulla bontà della recitazione dei vari protagonisti, superfluo e deprimente. Ma all'orizzonte si intravedono elegie ancora più stucchevoli. Dal "giovane Berlusconi" a, ipotizzo io ma non credo di sbagliarmi, alla storia di Emilio Fede. Interpretato, come ovvio, da Favino. Non voglio indagare sul senso di quest'operazione. Ho di meglio da fare che cominciare ad assumere psicofarmaci. Però dovrebbe esserci un limite a tutto.
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