Trama
A marzo del 2016, la rotta balcanica dei flussi migratori provenienti da Est viene chiusa. I paesi al confine con l’Unione Europea iniziano ad accettare soltanto i richiedenti asilo, mentre in Ungheria, al confine con la Serbia, viene costruita in pochi mesi una barriera lunga 175 km. Un anno più tardi, la situazione è invariata e chi non ha la possibilità di richiedere asilo all’UE si ritrova schiacciato al confine tra Serbia e Ungheria, in attesa di passare illegalmente al di là del muro, dove li aspetta un esercito armato pronto a respingerli. Ammassati come bestiame nelle cosiddette giungle, stremati dal freddo, dalla fame e dalle torture della polizia di confine, attendono il momento giusto per oltrepassare la rete. A undici chilometri di distanza, all’interno di un Duty Free abbandonato tra il confine serbo e quello ungherese, una famiglia siriana richiedente asilo aspetta paziente. Durante questa attesa snervante, uno dei due figli disegna a pennarello il lungo viaggio intrapreso fin lì, trasformando i ricordi in simboli e sogni e raccontando a modo suo ciò che ancora non può comprendere.
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