Regia di John Malkovich vedi scheda film
un gran bel film che affronta un tema di sempre e perenne scottante attualità. un'attualità che se anche guarda alle dittature delle americhe latine di qualche decennio fa, fa ancora rabbrividire. quando una realtà come quella dei coprifuochi, dei militari in strada a mitra spianati che chiedono documenti alla prima persona che gli capita, mette a disagio nonostante di fiction si tratti, significa che la ferita non si è rimarginata e i nervi sono tutt'ora scoperti. la prima cinquantina di minuti è tesissima. ci si trova di fronte ad un thriller, si brancola nel buio. cani impiccati ai lampioni, attentati kamikaze perpetrati da bambini che inneggiano ad un enigmatico ezequiel prima di farsi esplodere. il paese già nelle mani di un'accolita di politici e uomini d'affari corrotti e stupratori, sta sprofondando in un baratro che inevitabilmente li porterà direttamente alla dittatura dura e pura. tornano alla mente gli ANGELI ARMATI di john sayles coi paesi incendiati e interi villaggi spariti nelle fosse comuni, e gli studenti rapiti, torturati e gettati vivi dagli aereoplani di GARAGE OLIMPO. quel dandy di malkovich sembra dirci che nonostante tutto al popolo martoriato e preso in giro, non rimanga altro che diventare martire. estenuato da vistose esternazioni voyeuristiche di vizio e corruzione, il popolo non può meritarsi un riscatto nemmeno nella lotta armata, poichè pure questa gli si ritorcerà contro. un durissimo attacco a qualsiasi istituzione, che non risparmia nemmeno il protagonista, proprio colui che potrebbe risollevare le sorti del paese, ritira la propria candidatura da presidente(probabilmente destituito a forza con l'aiuto di proviamo ad indovinare di chi?!!!!)che lo danno per vincente sicuro grazie all'appoggio del consenso popolare, per garantire la passionaria di ezequiel, facendosi quindi complice di corruzione. stupendo, il film che ultimamente non riesco a vedere al cine, è diretto con guanto di velluto da un misurato malkovich, interpretato dallo stesso attraverso un fantastico javier bardem sempre più bravo(incrdibilmente sexy con quel brizzolato e in giacca e cravatta) e incisivo. le musiche misteriche di alberto iglesias fanno il resto.
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