Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Da una buona sceneggiatura poliziesca, Eastwood cava un film coerente con la sua poetica. Un po' prolisso in alcuni frangenti, discutibile per alcune scelte di regia, goffo nella resa dei conti finale, è tuttavia apprezzabile per la capacità, proprio solo dei grandi artigiani, di far passare, attraverso le maglie apparentemente blindate del cinema di genere, un complesso discorso che lambisce vari temi (vecchiaia, razzismo, rapporto con le donne), ma che ruota principalmente intorno al cardine costituito dal rapporto ambiguo fra vita e morte, dono e crimine, giustizia e violenza, libertà e sacrificio. Quello che per una persona significa morte, per un'altra significa vita: su questo tragico paradosso, Eastwood ha fondato l'etica di alcuni fra i suoi maggiori film, da Million Dollar Baby a Gran Torino. Un thriller morale che prepara la strada alla stagione d'oro di Clint, inaugurata l'anno successivo col grande Mystic River.
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