Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Clint Eastwood ci prova da anni ormai:il suo mito di duro tout court sta subendo da parte dello stesso attore e regista un costante attacco ad ogni film che realizza.In "Blood work" addirittura e'uno specialista in omicidi dell'FBI che inseguendo uno spietato assassino seriale ha un infarto e deve essere messo in pensione,per poi riprendere la stessa indagine da "esterno" dietro richiesta della sorella di una delle vittime del pazzo.La molla che spinge l'anziano investigatore e'il fatto che il nuovo cuore che gli batte nel petto e'quello dell'uccisa,e seppur affaticato e a rischio di nuova crisi cardiaca,l'uomo si mette sulla pista giusta,fino al serrato scontro finale.L'autore de"Gli spietati" ha girato questo film traendolo da un bestseller del bravo giallista Michael Connelly,e si è preso la liberta'di modificarne la conclusione,e addirittura l'identita'dell'assassino,soluzione onestamente anche migliore di quella del romanzo originario.Anche migliorato nella recitazione,il divo americano mette una maggiore autoironia in quello che fa:"Debito di sangue" èun thriller di classe,che concede all'indagine portante tutto il tempo necessario per renderla credibile e ben svolta.Puo'essere ascritto tra i titoli piu'importanti della filmografia di un autore sensibile e fautore di buon cinema che ha fatto anche film non riusciti ma possiede una concezione delr itmo cinematografico tutta sua e da apprezzare.
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