Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
I dettagli messi assieme e intepretati compongono un quadro prima indecifrabile. E lil maniaco viene finalmente scoperto. PS: il malvagio è strafottente come in "Ispettore Callaghan: il caso Scoprio è tuo".
Buon thriller ben condotto dal consolidato Eastwood, che comunque secondo me in anni più recenti è ancora migliorato come regista. La sua regia è classica, scorrevole, senza vezzi o virtuosismi. Ogni tanto c'è qualche gru e qualche movimento più ricercato; non sono però esibizioni tecniche e sono funzionali alla narrazione. Ho trovato molto riuscita la soggettiva - mi pare l'unica - del protagonista che si avvicina all'assassino che ancora non vede. Quella scelta registica, oltre a conferire tensione alla scena, riesce a far sentire minaccioso il personaggio ancor prima di vederlo. Se un regista non ha talento non arriva a tanto.
Due problemini, secondo me. Uno è la spiegazione del mistero, che secondo me è un tantino cervellotica e forse tirata per i capelli; questo però, credo, è respondabilità di Michael Conelly, l'autore del romanzo. L'altro è un finale un po' troppo semplicistico e accomodante (sempre colpa dello scrittore?).
In ogni caso è un bel film che si segue con interesse, che ha a ben vedere un ulteriore pregio, per quello che mi riguarda: pur parlando di un maniaco omicida non c'è più violenza e sangue del necessario, e non ci sono compiacimenti sadici.
Infine, secondo me c'è nei personaggi del protagonista e dell'assassino qualcosa del primo Callaghan, quello di Don Siegel, che io apprezzo molto. Che sia stato ciò ad attrarre Eastwood su questa vicenda?
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