Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Questo secondo episodio della trilogia di Blade si allaccia al prequel con eleganza e porta avanti la storia del "diurno". E' evidente il cambio di passo determinato dall'avvicendamento del regista: questo film, pur avendo la stessa durata del primo Blade, è meno concentrato sull'azione, che rimane comunque l'elemento principale, ed introduce nuovi elementi. Per prima cosa, amplia la descrizione della società vampiresca, ponendo alcuni non morti nella condizione di dover collaborare con il nemico di sempre e svelando un intrigo dal quale gli esseri umani sono esclusi. Pur essendo concentrata la scena all'interno di complessi urbani, claustrofobici cunicoli, locali notturni, laboratori medici, il regista, tramite l'evocativa ricostruzione degli ambienti, riesce a creare un'atmosfera extraterrestre, a tratti fiabesca. I "cattivi" del film devono molto ad Alien, per come sono disegnati e come è immaginata la loro anatomia. Il personaggio principale Blade non è approfondito rispetto al primo film: il regista accentra l'interesse dello spettatore sull'inedita collaborazione tra buono e cattivo classico, dalla quale prenderà il via l'intreccio, solido e ricco di colpi di scena, destinato a ritagliare un ruolo particolare ad alcuni tra i vampiri, destinati alla sconfitta in quanto non mossi dalla volontà di dominio dei loro capi. Azzeccata la colonna sonora.
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