Regia di Steno vedi scheda film
E' un lavoro un po' troppo leggero per i temi che tratta ed i toni che evoca, eppure non è per nulla mal fatto o da dimenticare. Tutt'altro: Totò che fa il colonnello fascista e proclama di spezzare le reni (e "qualcos'altro") al nemico non è da sottovalutare e nel complesso il film vale qualcosa come manifesto di tolleranza e solidarietà fra i popoli. Anche se i tedeschi ne escono lo stesso come nemici dell'umanità: ma in fondo si tratta soltanto di una commedia. E di una commedia scritta da Grimaldi e Corbucci, firme dozzinali e non particolarmente acute, qui però meno superficiali del solito, tanto da far ricordare da vicino, per il personaggio del colonnello Di Maggio (Totò), la parabola antimilitarista e profondamente umana dei soldati Busacca e Jacovacci della monicelliana Grande guerra (1959). E' infine l'unica occasione per sentir dire 'culo' a Totò in un film. 5,5/10.
1943. Un colonnello italiano ed uno inglese si contendono un paesino greco, ma anche una bella ragazza locale. Fra vari rovesciamenti di fronte capiranno cosa sono la pietà e la solidarietà, ed all'arrivo dell'armistizio dell'8 settembre lotteranno finalmente fianco a fianco, uniti contro l'esercito tedesco.
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